Auto sul ghiaccio, un tornante diventa una trappola sopra Mezzenile

Un tornante trasformato in una lastra di ghiaccio, il vuoto che si apre pochi metri più in là, l’auto che non risponde più. È bastato questo per trasformare una salita verso la località Monti, sopra Mezzenile, in un incubo a cielo aperto. Ieri due persone sono rimaste bloccate in panne, con il veicolo incapace di avanzare e il rischio concreto di scivolare nel dirupo.

La scena si è consumata in pochi istanti. L’asfalto gelato ha fatto perdere aderenza alle gomme proprio nel punto più delicato: un tornante in pendenza, esposto e insidioso. L’auto non riusciva più a salire e ogni tentativo di manovra aumentava la possibilità che il mezzo arretrasse verso la scarpata. A bordo, due persone immobilizzate, costrette ad attendere aiuto.

L’allarme ha fatto scattare l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati sul posto con più squadre. Le operazioni si sono concentrate sulla messa in sicurezza del veicolo e sulla protezione degli occupanti, in un contesto reso complicato dal ghiaccio e dalla conformazione della strada. Un lavoro delicato, svolto con rapidità e precisione, che ha permesso di riportare la situazione sotto controllo ed evitare conseguenze drammatiche.

L’episodio riaccende i riflettori su un rischio tutt’altro che teorico: il ghiaccio in montagna. Nei tratti in ombra, nei tornanti e lungo le strade secondarie, basta poco perché l’asfalto diventi una trappola invisibile. Anche con temperature non estreme, il fondo può gelare rapidamente e togliere ogni possibilità di trazione.

La storia di Mezzenile si chiude con un lieto fine, ma lascia un messaggio chiaro. In quota, d’inverno, la prudenza non è mai eccessiva. Pneumatici adeguati, catene a bordo, velocità ridotta e la capacità di fermarsi e chiedere aiuto al primo segnale di pericolo possono fare la differenza tra uno spavento e una tragedia. Questa volta è andata bene. La prossima, senza attenzione, potrebbe non esserlo.

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