Cerca

Attualità

Mirafiori lasciata sola per anni, ora torna un presidio: la sicurezza rientra dal portone del civico

Dopo cinque anni riapre la sede della polizia locale al Sud di Torino, 40 agenti in strada ma Lo Russo chiama in causa il Governo

Mirafiori lasciata sola per anni, ora torna un presidio: la sicurezza rientra dal portone del civico

Mirafiori lasciata sola per anni, ora torna un presidio: la sicurezza rientra dal portone del civico (immagine di repertorio)

Per cinque anni Mirafiori Sud è rimasta senza un presidio fisico della polizia locale. Un’assenza pesante, avvertita nel quotidiano di un quartiere complesso, attraversato da fragilità sociali, problemi di sicurezza percepita e una domanda costante di presenza istituzionale. Da oggi quella parentesi si chiude: negli spazi del centro civico della Circoscrizione 2 riapre ufficialmente il presidio della polizia locale, con la sede dell’aliquota pronto impiego sud, una struttura operativa pensata per interventi urgenti e controlli mirati sul territorio.

Non si tratta di un semplice ufficio amministrativo. Nella nuova sede saranno operativi 40 agenti, di cui 32 di recente assunzione affiancati da 8 istruttori con maggiore esperienza, impegnati nei mesi scorsi nella formazione operativa. Un contingente che segna un rafforzamento visibile della presenza dei vigili nella zona sud della città, chiamati a occuparsi di sicurezza stradale, controlli straordinari, gestione degli eventi e interventi rapidi in caso di criticità.

All’inaugurazione il sindaco Stefano Lo Russo non ha nascosto il valore politico dell’operazione. La riapertura del presidio era un obiettivo dichiarato dell’amministrazione e risponde a una richiesta che dal quartiere arrivava da tempo. La sicurezza, ha ribadito, non è uno slogan ma un elemento essenziale per costruire una città inclusiva e coesa. Ma proprio da qui arriva anche il messaggio più netto: il Comune sta facendo la sua parte, investendo su riqualificazione urbana e presidio territoriale, ma senza un rafforzamento complessivo delle forze dell’ordine il risultato resta incompleto.

Il riferimento al Governo è tutt’altro che rituale. Lo Russo ha chiesto esplicitamente di intervenire sulle carenze di organico delle forze di polizia statali, oltre a un potenziamento della videosorveglianza, con nuove telecamere e la sostituzione di quelle ormai obsolete. Un richiamo che si inserisce nel dibattito più ampio sulla sicurezza urbana, dove i Comuni spesso si trovano a gestire l’emergenza quotidiana senza avere tutte le leve necessarie.

Dal territorio, la riapertura viene letta come un segnale atteso. Il presidente della Circoscrizione 2, Luca Rolandi, ha parlato di una sicurezza che deve essere pensata in chiave di inclusione, non solo come controllo ma come presenza costante e riconoscibile. Un presidio che, dopo anni di assenza, torna a essere punto di riferimento per la comunità.

Anche dal comando della polizia locale il messaggio è chiaro. Il vicecomandante vicario Alessandro Parigini ha sottolineato come la nuova sede debba diventare un luogo di ascolto e vicinanza, capace di raccogliere le esigenze dei cittadini e di rispondere in modo concreto ai problemi del quartiere. Non solo interventi repressivi, ma una presenza quotidiana che ricostruisca fiducia.

La riapertura del presidio di Mirafiori Sud arriva in una fase delicata per Torino, dove il tema della sicurezza continua a dividere il dibattito pubblico. Cinque anni senza una sede fisica hanno lasciato un vuoto che oggi viene colmato, ma il gesto non basta da solo a cancellare le criticità. È un passo avanti, certo, ma anche un promemoria politico: la sicurezza urbana è una partita che si gioca su più livelli, e senza un coordinamento pieno tra Comune e Stato rischia di restare a metà.

Per Mirafiori Sud, intanto, il segnale è concreto. Le divise tornano a presidiare il quartiere non solo in pattuglia, ma con un luogo stabile, riconoscibile. Dopo anni di attesa, la porta è di nuovo aperta. Ora resta da capire se, oltre al presidio, arriveranno anche le risposte strutturali che il quartiere continua a chiedere.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori