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Caluso resta senza comandante: la polizia locale perde la guida mentre l’organico si assottiglia

Dimissioni a fine anno, addii e carenze strutturali riaprono il nodo sicurezza e promesse mai mantenute

Caluso resta senza comandante

Caluso resta senza comandante, la polizia locale perde la guida mentre l’organico si assottiglia

Il 31 dicembre segnerà un passaggio delicato per la polizia locale di Caluso. Il comandante Fabio Grimaldi lascerà l’incarico, pur restando formalmente nell’organico comunale, chiudendo un’esperienza che da tempo mostrava segnali di difficoltà. Una decisione maturata in un contesto complesso, segnato da carenza di personale, carichi di lavoro crescenti e limiti strutturali che hanno reso sempre più difficile garantire un servizio adeguato alle esigenze della città.

Il Comune dovrà ora avviare la procedura per individuare un nuovo comandante, riaprendo un dossier che solo due anni fa sembrava archiviato. La nomina di Grimaldi, avvenuta nel settembre 2023, era arrivata dopo una fase di transizione non semplice, segnata dalla rinuncia di Danilo Lana e dall’incarico provvisorio affidato a Luca Ceria, giunto a Caluso attraverso una convenzione con il Comune di Brandizzo. Una soluzione a scavalco che aveva evidenziato, fin da subito, la fragilità di un servizio costretto a reggersi su equilibri temporanei.

A pesare sulla scelta di Grimaldi è stata soprattutto la situazione dell’organico. Con il trasferimento della vice commissaria Chiara Scognamiglio a Crescentino, il comando tornerà a contare cinque agenti, un numero inferiore a quello ritenuto adeguato in rapporto alla popolazione residente, che richiederebbe almeno sette unità. Una distanza che non è solo statistica, ma che si riflette direttamente sull’operatività quotidiana.

Il comandante Fabio Grimaldi

Negli ultimi mesi, la riduzione del personale ha inciso sulla capacità di presidio del territorio. Gli agenti sono chiamati a garantire la sorveglianza scolastica, a gestire un crescente numero di pratiche amministrative e a rispondere alle richieste dei cittadini, con una conseguente riduzione del tempo dedicato ai controlli su strada. Un assetto che ha progressivamente spostato il baricentro dell’attività dagli interventi esterni al lavoro d’ufficio, limitando la possibilità di prevenzione e presenza costante sul territorio.

Quando Grimaldi aveva accettato l’incarico, la nomina era stata accompagnata da impegni precisi da parte dell’amministrazione comunale. Tra questi, il rafforzamento dell’organico e l’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza, in particolare nelle aree centrali del paese dove il sistema risulta ancora assente. Interventi che avrebbero dovuto supportare il lavoro degli agenti e migliorare il controllo urbano, ma che non hanno trovato una piena attuazione, lasciando irrisolti nodi strutturali ormai evidenti.

La difficoltà di garantire stabilità al comando non è una novità per Caluso. Nell’arco degli ultimi cinque anni, il Comune ha cercato con fatica di ricostruire un servizio che in passato era stato sede di comando e punto di riferimento della comunità collinare. Un percorso che aveva conosciuto una fase di rilancio sotto la guida di Daniele Franceschina, predecessore di Ceria, poi vincitore di concorso come segretario comunale.

Durante quel periodo erano stati portati avanti interventi significativi sul piano urbano del traffico, con una riorganizzazione della viabilità intorno ai plessi di scuola primaria e secondaria. L’introduzione di sensi unici, un nuovo disegno viario e la creazione di percorsi pedonali e attraversamenti protetti avevano migliorato la sicurezza e la fruibilità di diverse aree del centro cittadino. Un lavoro che aveva prodotto risultati concreti, ma che richiede continuità e una presenza costante sul territorio per essere mantenuto efficace nel tempo.

L’uscita di scena del comandante riporta ora al centro una questione più ampia, che va oltre la singola figura. La nomina di un nuovo responsabile dovrà confrontarsi con le stesse criticità: senza un reale potenziamento del personale e investimenti mirati sulla sicurezza urbana, il rischio è di affidare l’incarico a un comandante privo degli strumenti necessari per incidere realmente sull’organizzazione del servizio.

Caluso si trova dunque di fronte a una scelta cruciale. Garantire la continuità della polizia locale significa affrontare in modo strutturale il tema delle risorse, trasformando le promesse in interventi concreti. Le dimissioni di Grimaldi rappresentano la conclusione di un incarico, ma anche il segnale di una fragilità organizzativa che, se non affrontata, rischia di riproporsi ciclicamente.

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