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Api a scuola, soldi veri: la Regione investe 100 mila euro per educare (davvero) all’ambiente

Cinquantamila api simboliche entrano nelle classi piemontesi mentre la politica prova a fare cultura ambientale partendo dai più giovani

Api a scuola, soldi veri: la Regione investe 100 mila euro per educare (davvero) all’ambiente

Api a scuola, soldi veri: la Regione investe 100 mila euro per educare (davvero) all’ambiente

Non slogan, ma finanziamenti concreti. E non convegni per addetti ai lavori, ma aule scolastiche, bambini e ragazzi. Con il bando Il regno delle api, sentinelle della natura la Regione Piemonte ha deciso di giocare una partita diversa sul terreno dell’educazione ambientale, mettendo sul tavolo 100.000 euro per portare il tema della biodiversità e della sostenibilità direttamente nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Il risultato è una fotografia chiara: 77 istituti scolastici hanno presentato domanda, segno che l’interesse non era di facciata. Le risorse disponibili hanno consentito di finanziare 50 progetti, ciascuno con un contributo da 2.000 euro, selezionati in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande. Un criterio semplice, senza graduatorie opache, che ha permesso di trasformare rapidamente un’idea in attività didattica concreta.

Il bando rientra nel progetto regionale 2025-2026 per l’ampliamento dell’offerta formativa integrativa e ha un obiettivo preciso: usare le api come chiave di lettura per spiegare ai più giovani il funzionamento degli ecosistemi, il legame tra ambiente, salute e cambiamento climatico, il concetto di rischio e la qualità dei territori in cui vivono. Non una favola bucolica, ma un percorso educativo che parte da un insetto per arrivare alle grandi sfide ambientali del presente.

Grazie ai fondi regionali, le scuole potranno organizzare attività laboratoriali, sviluppare elaborati multimediali, ma anche uscire dalle classi e visitare le aziende apistiche piemontesi, mettendo gli studenti a contatto diretto con chi ogni giorno lavora sul fronte più fragile dell’agricoltura. Perché le api non sono solo un simbolo, ma un indicatore sensibile dello stato di salute dell’ambiente.

La vicepresidente della Regione e assessora all’Istruzione e Merito, Elena Chiorino, rivendica una scelta politica precisa: portare Il Regno delle Api dentro l’offerta formativa regionale significa, nelle sue parole, formare cittadini consapevoli partendo dal rispetto dell’ambiente. Le api vengono definite “sentinelle della natura”, un patrimonio che ha valore non solo ecologico ma anche educativo. Il messaggio è chiaro: se la sostenibilità resta confinata ai documenti, non attecchisce; se entra nelle scuole, può diventare cultura diffusa.

Sul fronte agricolo, l’assessore Paolo Bongioanni allarga il quadro e mette i numeri sul tavolo. In Piemonte il settore apicolo conta 6.903 aziende, di cui oltre un terzo professionali, mentre il resto produce anche per autoconsumo. Un comparto che la Regione sostiene con 2 milioni di euro per promozione, formazione e investimenti, a cui si aggiungono 8 milioni di euro nel periodo 2023-2027 del Csr, riconoscendo alle api un ruolo centrale nella salvaguardia della biodiversità. Il miele piemontese, rivendica Bongioanni, è ormai uno dei fiori all’occhiello dell’agroalimentare regionale, non solo per qualità ma per il modello produttivo che rappresenta.

Il valore del bando sta proprio qui: collegare scuola, agricoltura ed economia rurale, mostrando ai più giovani che dietro un vasetto di miele ci sono equilibrio ambientale, lavoro, competenze e scelte politiche. Aprire le aziende apistiche agli studenti significa rendere visibile un settore spesso ignorato, ma decisivo per l’impollinazione, la produzione agricola e la tenuta degli ecosistemi.

Dal punto di vista territoriale, i 50 progetti finanziati raccontano una forte concentrazione nella Città metropolitana di Torino, con 30 iniziative, seguita dal Cuneese con 8 progetti. Presenze significative arrivano anche dall’Alessandrino, dall’Astigiano e dal Vercellese, mentre Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola contano ciascuna un progetto finanziato. Un dato che riflette, da un lato, la densità scolastica dell’area torinese e, dall’altro, una partecipazione diffusa su tutto il territorio regionale.

Non è escluso che l’iniziativa abbia un seguito pubblico. Tra le domande pervenute, alcune scuole potranno essere selezionate per partecipare a eventi celebrativi in occasione della Giornata mondiale delle api, il 20 maggio, con la possibilità di presentare i propri lavori alla presenza delle istituzioni e delle principali associazioni apistiche piemontesi. Un modo per restituire visibilità ai progetti e chiudere il cerchio tra formazione, territorio e politica.

In un contesto in cui l’educazione ambientale rischia spesso di ridursi a parole di circostanza, il bando Il regno delle api segna una differenza netta: pochi slogan, risorse vere, obiettivi chiari. E soprattutto una scelta che guarda ai più giovani, nella consapevolezza che senza una cultura ambientale costruita a scuola, nessuna transizione ecologica potrà reggere nel tempo.

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