AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
17 Dicembre 2025 - 12:12
La strada esiste, i rifiuti anche. E aumentano. Corso Europa, alla periferia di Volpiano, è diventata nel tempo una discarica a cielo aperto: sacchi, materiali edili, scarti di ogni tipo abbandonati lungo il tratto che va dal marmificio Boglioni alla rotonda verso Leinì, passando sul ponte della ferrovia e sotto la tangenziale. Un accumulo che non ha nulla di episodico e che racconta una storia già vista: quella dell’abbandono tollerato finché non diventa normalità.
La segnalazione arriva da un cittadino che percorre spesso quella strada in bicicletta. Un’osservazione ripetuta nel tempo, non una fotografia isolata. Gli sversamenti sono visibili anche dal nuovo tratto viario verso Leinì, sul lato sinistro, e continuano a crescere. Segno che qui non si tratta di un gesto occasionale, ma di un punto ormai “riconosciuto” da chi scarica rifiuti contando sull’assenza di controlli.
«È evidente che la strada si è trasformata in una discarica a cielo aperto da diverso tempo», scrive nella segnalazione inviata al Comune, corredata da foto e posizione precisa. Una richiesta semplice e tutt’altro che polemica: intervenire per la rimozione dei rifiuti e attivare sistemi di vigilanza che possano fermare – o almeno ridurre – un fenomeno che continua indisturbato.
Il problema, però, va oltre il singolo intervento di pulizia. Perché ripulire senza controllare significa spesso tornare punto e a capo nel giro di settimane. E intanto quel tratto di periferia, che è anche passaggio quotidiano per ciclisti e automobilisti, resta un biglietto da visita eloquente: non di incuria improvvisa, ma di una zona lasciata ai margini, dove tutto sembra possibile perché nessuno guarda davvero.
Ora la segnalazione è sul tavolo del Comune di Volpiano. La domanda è sempre la stessa, e non riguarda solo Corso Europa: si interverrà una volta sola o si proverà finalmente a impedire che quella strada continui a essere trattata come una scorciatoia per liberarsi dei rifiuti? Perché quando gli sversamenti aumentano, il problema non è più nascosto. È sotto gli occhi di tutti.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.