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Caluso inaugura la palestra della Gozzano: fine di un cantiere infinito tra stop, rescissioni e una spesa extra del Comune

Inaugurazione il 19 dicembre alle 12: iter turbolento, cambio d’appalto, 1,27 milioni e 65mila euro extra

Caluso inaugura la palestra

Caluso inaugura la palestra della Gozzano: fine di un cantiere infinito tra stop, rescissioni e una spesa extra del Comune

Venerdì 19 dicembre, alle 12, la scuola media Gozzano avrà finalmente la sua nuova palestra. Un’inaugurazione attesa da anni, che chiude una vicenda lunga e tortuosa, segnata da rallentamenti tecnici, sospensioni, un appalto saltato e la necessità, alla fine, di un ulteriore intervento economico del Comune per arrivare al traguardo.

Il progetto era stato avviato nel 2017 e inserito nel piano di edilizia scolastica 2018-2020 della Regione Piemonte, con risorse messe a disposizione dal Miur: 1.270.354,39 euro. Un finanziamento importante, pensato per restituire alla scuola uno spazio interno per l’attività motoria e ridurre la dipendenza dal Palazzetto dello Sport, soluzione che negli anni ha comportato spostamenti e una gestione meno semplice dell’orario scolastico.

La storia del cantiere, però, ha avuto più di una battuta d’arresto. Prima i problemi geologici, che hanno costretto a fermare i lavori per diversi mesi. Poi l’appalto del 2021 alla Edil Tecna srl di Afragola, che si è trasformato in un blocco totale nell’autunno dello scorso anno: il contratto è stato rescisso per grave inadempimento, interrompendo di fatto l’avanzamento dell’opera e aprendo una fase delicata, tanto sul piano amministrativo quanto su quello legale.

Prima dell’estate, infatti, il Comune ha compiuto un passaggio tecnico necessario per tutelare le risorse pubbliche: ha chiesto di essere riconosciuto creditore della società che aveva ottenuto l’appalto senza portare a termine i lavori, presentando istanza di ammissione al passivo della liquidazione giudiziale. Un atto che serve a far valere le proprie ragioni nella procedura, chiarire le posizioni e ordinare i rapporti economici con l’impresa inadempiente.

Nel frattempo, per evitare che l’opera restasse incompiuta, il Comune ha rimesso in moto la macchina. La ripartenza è arrivata nel maggio scorso, con l’assegnazione dei lavori alla Avalis Costruzioni srl, e un subappalto parziale alla Daitec srl. Un cambio che ha richiesto tempo, verifiche, incastri burocratici e un lavoro intenso degli uffici comunali, chiamati a rimettere in carreggiata un intervento che rischiava di trascinarsi ancora a lungo.

Per chiudere definitivamente il cantiere, inoltre, è stata deliberata una spesa aggiuntiva di circa 65mila euro, a carico delle casse comunali. Risorse necessarie per completare le lavorazioni e coprire interventi supplementari legati al subentro della nuova ditta e alle attività richieste per consegnare la struttura in condizioni di piena funzionalità.

Ora l’opera arriva alla sua conclusione. Dal rientro dopo le vacanze natalizie gli studenti potranno svolgere l’attività fisica nella propria scuola, senza spostamenti esterni, con una ricaduta concreta sulla quotidianità didattica e sull’organizzazione complessiva dell’istituto. Per Caluso si chiude così una vicenda che, più di altre, ha mostrato quanto un cantiere pubblico possa diventare fragile quando gli ingranaggi si inceppano: ma anche quanto, con scelte amministrative nette e una gestione costante, si possa riportare un progetto a destinazione, anche dopo anni di rinvii.

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