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Natale e Befana fanno muovere l’Italia, quasi 20 milioni in viaggio

Dati Federalberghi fotografano le feste 2025: più partenze, soggiorni più lunghi e una netta preferenza per le mete nazionali

Natale e Befana

Natale e Befana fanno muovere l’Italia, quasi 20 milioni in viaggio (foto di repertorio)

Le festività di fine anno si confermano uno dei momenti chiave per il turismo italiano. Tra Natale e Befana saranno 19 milioni e 270 mila gli italiani pronti a fare le valigie, un dato che racconta una voglia di viaggio diffusa e trasversale, nonostante l’incertezza economica e l’aumento dei costi che continuano a pesare sui bilanci familiari. A fotografare lo scenario è l’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi, che restituisce un quadro dinamico e in parte in crescita rispetto agli anni precedenti.

Il calendario delle partenze è articolato e segue il ritmo delle festività. Per la vacanza di Natale partiranno 7 milioni e 860 mila persone, mentre Capodanno spingerà in viaggio 4 milioni e 500 mila italiani. Più contenuta, ma comunque significativa, la quota di chi si muoverà per l’Epifania, pari a 990 mila persone. A questi numeri si aggiunge un dato rilevante: 5 milioni e 870 mila italiani hanno scelto la cosiddetta vacanza lunga, quella che comprende almeno due festività, segnale di una tendenza sempre più marcata verso soggiorni meno frammentati e più distesi nel tempo.

Il vero protagonista resta il turismo interno. Per il 91% dei viaggiatori la destinazione sarà l’Italia, mentre solo il 9% opterà per l’estero. Un dato che conferma come le mete nazionali continuino a essere percepite come più accessibili, rassicuranti e in grado di offrire un buon equilibrio tra costi, qualità dell’offerta e varietà di esperienze. Dalle città d’arte alle località di montagna, passando per borghi e aree termali, il Paese intercetta una domanda che cerca relax, tradizione e clima festivo.

Secondo Federalberghi, cresce anche il numero di chi sceglie soggiorni più lunghi, invertendo una tendenza che negli anni scorsi aveva visto prevalere le fughe brevi e spezzettate. Un cambiamento che può avere ricadute positive sull’intero comparto turistico, soprattutto per le strutture ricettive, che beneficiano di una maggiore continuità delle presenze e di una migliore pianificazione.

Dietro i numeri c’è anche una trasformazione delle abitudini. Le festività non sono più solo un’occasione per “staccare”, ma diventano un momento per riconnettersi con i territori, riscoprire luoghi meno affollati e concedersi esperienze più lente. Una scelta che va incontro anche alle esigenze di sostenibilità e alla ricerca di autenticità, sempre più centrali nelle decisioni di viaggio.

Il dato complessivo dei 19,3 milioni di viaggiatori restituisce quindi un segnale chiaro: le feste restano un motore fondamentale per il turismo e per l’economia legata all’accoglienza. Alberghi, ristorazione, trasporti e servizi locali si preparano a un periodo intenso, che rappresenta una delle principali occasioni di fatturato dell’anno.

In un contesto ancora segnato da incertezze, la risposta degli italiani sembra indicare una priorità precisa: concedersi tempo, spostarsi, vivere le festività lontano da casa. E farlo, nella grande maggioranza dei casi, restando in Italia.

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