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06 Dicembre 2025 - 15:13
Il Natale 2025 conferma alcune tradizioni, ne ribalta altre e ridisegna le abitudini di acquisto degli italiani. A rivelarlo è l’Unione nazionale consumatori, che anche quest’anno ha analizzato i dati Istat sulle vendite al dettaglio per stilare la consueta classifica dei prodotti più acquistati durante le festività. Una top ten che combina scelte affettive, tendenze del mercato e nuove modalità di consumo, restituendo un quadro vivace e in alcuni casi inatteso.
Sul gradino più alto del podio si collocano, senza sorprese, i giocattoli. Come ogni anno, il mese di dicembre conferma la centralità dei regali dedicati ai più piccoli: un settore che continua a rappresentare un pilastro del commercio natalizio e che, grazie alla varietà dei prodotti – dai giochi educativi alle bambole, dai set creativi alle costruzioni – intercetta un pubblico enorme, fatto di genitori, nonni e zii che scelgono di mettere sotto l’albero oggetti che fanno brillare gli occhi dei bambini.
Al secondo posto si piazzano i prodotti per la cura della persona. Profumi, dopobarba, creme, cosmetici e trousse di trucchi si confermano una delle scelte più popolari: regali trasversali, adatti a tutte le fasce d’età e a tutte le tasche, che nel periodo natalizio registrano un picco di vendite ormai consolidato. Una tradizione che resiste all’avanzata del digitale e che mantiene forte la sua dimensione simbolica: prendersi cura degli altri, letteralmente.
Medaglia di bronzo per i prodotti di cartoleria, una categoria che – nota l’Unc – continua a essere molto gettonata anche dalle aziende che regalano agende, penne, calendari o libri ai propri dipendenti e collaboratori. Un settore che non invecchia mai, anzi si rinnova di anno in anno inseguendo estetiche, taccuini deluxe e oggetti di scrittura sempre più curati.
Appena fuori dal podio si collocano i generi casalinghi, dagli utensili da cucina alla cristalleria, dalla porcellana alle ceramiche. Regali pratici, talvolta eleganti, che trovano spazio sotto molti alberi grazie alla loro utilità e alla crescente attenzione per l’arredo della casa.
La vera sorpresa arriva però al quinto posto, dove troviamo calzature, articoli in pelle e da viaggio: valigie, borse, portafogli, cinture. Per questa categoria, il 2025 segna il livello più alto mai raggiunto da quando esiste la classifica, cioè dal 2016. Un balzo che riflette la ripresa degli spostamenti, la voglia di viaggiare e un rinnovato interesse per gli accessori di qualità.
Seguono le dotazioni per l’informatica e la telefonia: smartphone, computer, tablet, e-book reader, stampanti, mobili per la postazione di lavoro, oltre ai giochi elettronici. Il digitale mantiene un ruolo significativo, pur senza trascinare il mercato come accadeva negli anni precedenti.
Settima posizione per gli elettrodomestici, dal televisore alla macchinetta del caffè, dal tostapane ai rasoi elettrici, fino agli aspirapolvere e alle lavatrici. L’Unc segnala che questi acquisti restano solidi, soprattutto grazie alle offerte natalizie e all'utilità dei prodotti che, anche se meno emozionali, continuano a essere regali apprezzati.
All’ottavo posto la categoria foto-ottica e strumenti musicali: macchine fotografiche, binocoli, telescopi, microscopi e strumenti per chi coltiva passioni specifiche, dal pianoforte alla chitarra.
Nona posizione per gli altri prodotti: gioielli, orologi, fiori, piante, cornici e oggetti in oro e argento. Una categoria che resta un grande classico del Natale, fatta di regali eleganti e duraturi, spesso scelti per occasioni speciali o per persone particolarmente care.
Chiude la top ten l’abbigliamento, comprese pellicce, guanti, cinture non in pelle e cravatte. Un sorprendente decimo posto per un settore che, pur restando molto frequentato, perde terreno rispetto a prodotti più tecnologici, più economici o più simbolici.
L’undicesima posizione va ai mobili e agli articoli tessili per la casa — quadri, tovaglie, cornici e illuminazione — mentre il fanalino di coda dell’intera classifica riguarda un settore insospettabile: alimentari e bevande. Panettoni, pandori, dolciumi, spumanti, cioccolatini e cesti gastronomici finiscono ultimi nonostante il tradizionale aumento della spesa alimentare durante le festività. Un segno dei tempi: l’enogastronomia resta centrale sulle tavole italiane, ma non è più percepita come il regalo principale da mettere sotto l’albero.
Il quadro mostrato dall’Unione nazionale consumatori restituisce dunque un Natale 2025 in cui convivono tradizione e cambiamento, con giocattoli e profumi a dominare la scena, la pelletteria che scala posizioni e il cibo che, contro ogni pronostico, resta in fondo alla lista.

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