AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
14 Dicembre 2025 - 14:02
Unesco consacra la cucina italiana, Cirio celebra il Piemonte tra biscotti storici e identità da difendere
A pochi giorni dalla certificazione della Cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio sceglie un gesto altamente simbolico e va a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, per visitare la storica sede dei Krumiri Rossi. Una tappa che lega il riconoscimento internazionale a una delle eccellenze più identitarie del territorio piemontese.
Durante la visita, Cirio ha definito l’azienda casalese «un luogo che ha la sua sacralità nel nostro Piemonte», sottolineando il valore non solo produttivo ma anche culturale e simbolico di una realtà che attraversa oltre un secolo di storia. Un passaggio che arriva nel momento in cui la cucina italiana viene ufficialmente riconosciuta come patrimonio dell’umanità, rafforzando il legame tra tradizioni locali e riconoscimenti globali.
Visualizza questo post su Instagram
Fondata nel 1878, la Krumiri Rossi produce da allora i celebri biscotti dalla forma inconfondibile, che secondo la tradizione sarebbero stati ispirati ai baffi di Vittorio Emanuele II, morto proprio in quell’anno. Un intreccio di storia, costume e identità che trova riscontro anche nei documenti ufficiali conservati nello stabilimento.
Nella sede di Casale Monferrato è infatti esposto un documento datato 4 dicembre 1890, firmato dall’allora sindaco, che «attesta e certifica che il signor Rossi Domenico fu Pietro è il solo e unico inventore dei confetti cosiddetti krumiri, riconosciuti specialità di questa città». Un atto che sancisce ufficialmente la paternità di un prodotto diventato nel tempo uno dei simboli più riconoscibili della pasticceria piemontese.
Oggi i krumiri sono conosciuti e apprezzati in tutta Italia e in numerose parti del mondo, contribuendo, come è stato sottolineato, a «promuovere anche il nostro bel Piemonte». Un esempio concreto di come un prodotto artigianale possa trasformarsi in ambasciatore culturale e gastronomico di un territorio, rafforzando l’immagine della regione ben oltre i confini nazionali.
La visita di Cirio assume così il valore di un messaggio politico e culturale: il riconoscimento Unesco non è solo una medaglia da esibire, ma una responsabilità nel tutelare, raccontare e difendere le radici della cucina italiana, partendo da luoghi e prodotti che hanno fatto la storia, come i Krumiri Rossi di Casale Monferrato.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.