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25 Novembre 2025 - 19:58
Progetto Marte, Torino guida la ricerca sulla sopravvivenza extraterrestre (foto di repertorio)
Un laboratorio capace di imitare Marte, ricreando freddo estremo, atmosfera rarefatta e assenza di campo magnetico. È il fulcro del progetto Marte, un’infrastruttura di ricerca d’avanguardia che vede l’Università di Torino tra i partner scientifici, insieme al Politecnico di Torino, a Lazzero Tecnologie, Fri.med, con il sostegno della Regione Piemonte e di Finpiemonte. Il programma è finanziato dal Fesr 2021/2027 e punta a una domanda decisiva: come reagisce la vita terrestre quando viene portata in un ambiente extraterrestre?
Il simulatore è stato pensato per studiare l’adattamento di piante, semi, licheni e microrganismi in condizioni analoghe a quelle del Pianeta Rosso. Un ambiente che, nella camera hi-tech ideata da Massimo Maffei, del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, riproduce un mix estremo: atmosfera ricca di anidride carbonica, pressione ridotta, temperature che precipitano fino a –40 gradi, alternanza forzata di luce e buio, gravità ridotta e totale assenza di campo magnetico.
L’obiettivo è duplice. Da un lato, capire se e come forme di vita terrestri possano sopravvivere, crescere e adattarsi in condizioni simili a quelle marziane, un passaggio cruciale per l’idea di autosostentamento delle future missioni umane. Dall’altro, sviluppare nuove tecnologie e materiali pensati per affrontare ambienti estremi, utili anche qui sulla Terra.
Sullo sfondo c’è una spinta all’innovazione che, come sottolinea Maffei, potrebbe generare ricadute importanti: «Grazie al progetto si potranno sviluppare nuove tecnologie e sperimentare materiali utili anche in molti ambiti terrestri che richiedono prestazioni elevate. L’innovazione generata potrà tradursi in brevetti e nuove forme di proprietà intellettuale, a tutela degli investimenti e a beneficio dell’avanzamento scientifico e industriale».
Il progetto Marte non è solo un esercizio accademico: è un tassello strategico nella corsa internazionale allo spazio. In Piemonte nasce così uno dei simulatori più avanzati dedicati allo studio della vita fuori dal nostro pianeta, un banco di prova per immaginare ciò che, fino a poco fa, sembrava solo fantascienza.
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