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25 Novembre 2025 - 06:40
Il rombo dei motori, il sole sulla pista e l’odore di terra sollevata dalle ruote: così Borgaro Torinese ha vissuto sabato 22 e domenica 23 novembre la 43ª edizione della TransBorgaro, la manifestazione internazionale di motocross.
Diecimila spettatori hanno fatto vibrare l’area ex Torinello di Borgaro, trattenendo il fiato a ogni salto, a ogni curva stretta, a ogni moto che sembrava librarsi in aria, regalando momenti di pura adrenalina e spettacolo.
Organizzata dall’ASD Borgaro Motocross in collaborazione con MC Happy Motore e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, la TransBorgaro ha unito leggende del motocross e giovani promesse.
La 43ª edizione ha riservato una novità assoluta: la categoria “Millennials”, dedicata ai piloti nati dal 2000 in poi. Sabato 22, a partire dalle 11, la nuova divisione ha visto gareggiare i talenti emergenti in due batterie di qualificazione e nelle finali, regalando velocità, coraggio e sorpassi mozzafiato. Sul podio, Mattia Nardo ha conquistato la vittoria davanti a Lorenzo Bonino e Denis Gentile, ricevendo il premio direttamente da Broc Glover, icona del motocross internazionale.
Domenica 23 è stata la giornata delle grandi sfide e delle stelle storiche. La categoria Anni ‘70 ha visto l’assenza di Broc Glover, sette volte vincitore consecutivo nelle edizioni precedenti, fermato da un problema fisico. La bandiera a scacchi ha incoronato Luciano Picco, davanti a Donato Cristallo e Pietro Miccheli, mentre il belga Marc Velkeneers, autore del miglior tempo nella prima manche, è stato costretto al ritiro dopo una caduta nella seconda. Gli Anni ‘70 hanno confermato ancora una volta la magia delle leggende del motocross, con i fuoriclasse capaci di imprimere alla pista la loro esperienza e stile.

Salti ed emozioni a Borgaro
La categoria Anni ‘80 ha visto il dominio dell’americano Doug Dubach, vincitore delle ultime due edizioni, seguito da Bader Manneh e dall’italiano Federico Brondi, capace di difendere la seconda piazza con grinta. Non sono mancati i ritorni emozionanti: Valter Bartolini, dopo oltre trent’anni, ha ripreso a competere, regalando al pubblico un tuffo nella storia del cross.
Negli Anni ‘90, Alex Puzar ha brillato con due manches impeccabili, superando il russo Sergey Garin e il belga Bengt Laeremans.
La categoria 2000 ha invece confermato il dominio di David Philippaerts, primo in entrambe le manches, con Chicco Chiodi e Lauris Freibergs a completare il podio. La manifestazione ha così messo in mostra non solo la velocità e il coraggio dei piloti, ma anche la continuità del talento italiano nel motocross.

Successo strepitoso per la TransBorgaro
Oltre alle gare, la TransBorgaro è stata anche un momento di incontro e passione. I piloti hanno accolto i tifosi per foto e autografi, mentre gli spettatori hanno potuto confrontarsi con campioni storici e star internazionali come Jeff Stanton, vincitore di tre titoli Supercross e National, il belga Marc Velkeneers e l’olandese Kees Van Der Ven. La presenza di Severino Ostorero, figlio dell’indimenticabile Emilio, e dell’attore Franco Neri ha reso l’atmosfera ancora più speciale, tra ricordi e applausi.
Il weekend si è chiuso con il premio alla carriera per Alberto Angiolini, due volte campione italiano negli anni ‘70, salutato da una standing ovation durante il giro d’onore che ha preceduto la finale dei 2000.
La TransBorgaro ha così unito passato e presente, generazioni e nazionalità, confermandosi non solo una competizione sportiva, ma una vera e propria festa del motocross, dove la passione e l’adrenalina diventano protagoniste assolute.
Da Giuseppe Cavallero ed Emilio Ostorero nell’edizione inaugurale del 1976 fino a Broc Glover e Doug Dubach oggi, la TransBorgaro continua a scrivere la storia del motocross a Borgaro, regalando al pubblico due giorni di spettacolo puro, salti incredibili e momenti di emozione che rimarranno nel cuore di tutti gli appassionati.

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