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Nasce a Torino il Frigorifero Solidale: così lo spreco diventa aiuto concreto

Progetto pilota al Sermig con 240 piatti settimanali preparati da eccedenze di Porta Palazzo

Nasce a Torino il Frigorifero Solidale

Nasce a Torino il Frigorifero Solidale: così lo spreco diventa aiuto concreto

Il Sermig diventa il punto di partenza di un progetto destinato a cambiare il modo in cui Torino affronta lo spreco alimentare e il bisogno crescente di chi fatica a trovare un pasto. Si chiama Frigorifero Solidale, ed è la nuova iniziativa di Cuki Save The Food, pensata per recuperare cibo in eccedenza e trasformarlo in piatti pronti da distribuire alle famiglie in difficoltà. Un modello semplice, immediato, costruito sulle necessità reali della città.

L’idea nasce da un dato che descrive un’emergenza strutturale: in Italia ogni anno si sprecano 4,5 milioni di tonnellate di cibo, mentre milioni di persone vivono situazioni di insicurezza alimentare. Dentro questa forbice il progetto prova a inserirsi con un gesto concreto: ogni settimana verranno preparati 240 piatti utilizzando gli ingredienti recuperati dal mercato di Porta Palazzo, uno dei luoghi dove le eccedenze alimentari sono più abbondanti.

Il Frigorifero Solidale è collocato all’interno dell’Emporio della Speranza del Sermig, e rappresenta il primo tassello di una rete che Cuki vorrebbe estendere in tutta Italia. Il senso è chiaro: creare un punto fisico dove il cibo recuperato può essere conservato, cucinato e distribuito secondo una logica di filiera controllata. Non assistenzialismo generico, ma un sistema organizzato che valorizza ciò che altrimenti diventerebbe rifiuto.

Il progetto ha ottenuto il sostegno della politica nazionale. Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura e prima firmataria della Legge antispreco, definisce il modello «uno straordinario progetto di innovazione sociale». La parlamentare sottolinea che Torino diventa così un laboratorio di buone pratiche: un’esperienza replicabile che parte dai bisogni quotidiani delle persone, trasformando una criticità – lo spreco – in una risorsa concreta.

Per Carlo Bertolino, direttore marketing di Cuki, l’iniziativa rappresenta «il primo passo di un nuovo modello che parte dalle eccedenze per dare un piatto pronto a chi ne ha bisogno». Non un progetto episodico, quindi, ma una struttura che l’azienda intende far crescere, consolidando la collaborazione con enti caritativi e realtà del territorio.

La storia di Cuki Save The Food è già significativa: dal 2011 ha permesso di recuperare e redistribuire oltre 24 milioni di porzioni di cibo, sostenendo associazioni, mense solidali e reti di aiuto locale. Con il Frigorifero Solidale il percorso entra in una fase nuova, con un formato agile, facilmente replicabile e integrato nelle attività quotidiane del Sermig.

L’arrivo del progetto a Torino mette insieme tre elementi: eccedenze alimentari, capacità organizzativa e un luogo simbolo dell’accoglienza come l’Arsenale della Pace. Una convergenza che permette di trasformare un gesto – recuperare il cibo – in una risposta immediata e misurabile al problema della povertà alimentare.

Il modello è chiaro: recuperare dove c’è spreco, cucinare dove c’è competenza, distribuire dove c’è bisogno. Se funzionerà, potrà diventare uno dei progetti più concreti nel panorama nazionale della lotta allo spreco alimentare e del sostegno alle persone fragili.

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