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L’auto europea torna a crescere ma rallenta la corsa di Stellantis: ottobre positivo, dieci mesi ancora in chiaroscuro

Immatricolazioni Ue a +4,9%, mentre il gruppo guidato da Tavares perde quota nel cumulato dell’anno

L’auto europea

L’auto europea torna a crescere ma rallenta la corsa di Stellantis: ottobre positivo, dieci mesi ancora in chiaroscuro

Il mercato europeo dell’auto archivia un ottobre in territorio positivo, segnando un incremento che conferma la lenta ripresa del comparto dopo due anni segnati da incertezze economiche, tensioni sui costi dell’energia e difficoltà nelle catene di approvvigionamento. Secondo i dati diffusi dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei, nell’Unione Europea, nel Regno Unito e nei Paesi Efta sono state vendute 1.091.904 vetture, pari a un +4,9% rispetto allo stesso mese del 2024.

L’andamento dei primi dieci mesi mostra però un ritmo meno brillante: da gennaio a ottobre le immatricolazioni complessive sono state 11.020.514, con una crescita contenuta dell’1,9% sull’analogo periodo dell’anno precedente. Una dinamica che restituisce l’immagine di un mercato che, pur mantenendo un profilo positivo, non riesce ancora a riportarsi con decisione ai livelli pre-pandemici.

In questo scenario, la performance di Stellantis presenta un doppio volto. A ottobre il gruppo ha immatricolato 157.350 vetture nei Paesi dell’Europa Occidentale (Ue, Regno Unito e Efta), con un progresso del 4,6% su base annua, in linea con l’andamento generale del mercato. La quota rimane stabile al 14,4%, un dato che segnala una tenuta del gruppo pur in una fase di forte competizione sul fronte dei modelli elettrici e ibridi.

Diverso il quadro del cumulato: tra gennaio e ottobre Stellantis ha venduto 1.621.790 vetture, registrando un -4,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. La quota di mercato scende al 14,7%, contro il 15,7% dello scorso anno. Un arretramento non marginale, che apre inevitabilmente la riflessione sul posizionamento del gruppo in un mercato in cui la spinta verso l’elettrico procede a ritmi irregolari e dove la concorrenza asiatica continua a rafforzarsi.

Gli analisti sottolineano come la fotografia del settore resti condizionata da variabili che sfuggono alla normalità ciclica: l’inflazione ancora elevata in molti Paesi, i tassi d’interesse che frenano gli acquisti a rate, e un clima di incertezza geopolitica che incide sulle scelte delle famiglie. Anche per questo, spiegano, una crescita moderata come quella di ottobre non è da sottovalutare, soprattutto in vista degli ultimi due mesi dell’anno, tradizionalmente più deboli.

Resta da capire se il margine positivo del mese riuscirà a consolidarsi, o se il mercato europeo continuerà a viaggiare a velocità ridotta. Stellantis, intanto, dovrà guardare con attenzione ai dati dei prossimi mesi, nella consapevolezza che il 2025 si chiuderà con un quadro competitivo più affollato, segnato dal debutto di nuovi modelli elettrici e da un ritorno di interesse per le motorizzazioni tradizionali nei Paesi dell’Est e del Sud Europa.

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