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Sospetto caso di febbre di Marburg ad Asti: paziente stabile, primo test negativo

Secondo campione inviato allo Spallanzani per la conferma, l’anziano resta in isolamento precauzionale

Sospetto caso di febbre di Marburg ad Asti: paziente stabile, primo test negativo

Sospetto caso di febbre di Marburg ad Asti: paziente stabile, primo test negativo (immagine di repertorio)

Le ore successive alla segnalazione del sospetto caso di febbre emorragica di Marburg ad Asti sono state dominate dalla cautela, ma anche da un primo elemento rassicurante: il primo test effettuato all’ospedale Spallanzani di Roma ha dato esito negativo. A confermarlo è il direttore ad interim dell’ospedale Cardinal Massaia, Valter Declame, che ha spiegato come il paziente — un turista di 81 anni, rientrato da un viaggio in Etiopia — sia attualmente stabile, senza manifestazioni cliniche riconducibili alla malattia.

L’anziano si era presentato giovedì mattina al pronto soccorso del Cardinal Massaia con febbre e sintomi gastrointestinali, dopo un soggiorno in un’area dove sono presenti focolai attivi del virus. La provenienza geografica e la sintomatologia hanno immediatamente fatto scattare le procedure di isolamento, insieme all’attivazione dei protocolli previsti per le malattie infettive ad alta pericolosità.

Il primo campione ematologico inviato allo Spallanzani è risultato negativo, ma sarà il secondo prelievo, spedito questa mattina al laboratorio romano, a fornire il riscontro definitivo. Fino ad allora, il paziente rimarrà in monitoraggio continuo nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Asti, dove il personale sanitario sta applicando tutte le misure di contenimento previste.

La direzione medica del Massaia ha attivato anche la catena di allerta: dal Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) al Dirmei regionale, fino alla rete nazionale coordinata dallo Spallanzani. L’obiettivo è garantire una risposta tempestiva nel caso in cui emergessero segnali diversi dal quadro clinico attuale.

La possibilità di un caso di febbre di Marburg, pur al momento ritenuta poco probabile, ricorda quanto ogni rientro da zone colpite da epidemie richieda attenzione e procedure rigorose. In questo caso, la rapidità di intervento dei sanitari astigiani ha permesso di attivare subito tutte le misure necessarie, mantenendo sotto controllo una situazione che per ora non presenta elementi di allarme.

Il responso del secondo tampone sarà decisivo per chiudere il quadro diagnostico e definire i prossimi passi. Per il momento, prevale la prudenza con un primo dato importante: nessun segno clinico compatibile con la malattia e un test già risultato negativo.

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