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Alberi, Qr-code e memoria pubblica: la risposta di Torino ai femminicidi

Ogni pianta avrà un Qr-code collegato ai servizi antiviolenza

Alberi, Qr-code e memoria pubblica

Alberi, Qr-code e memoria pubblica: la risposta di Torino ai femminicidi (foto di repertorio)

Torino sceglie di trasformare il ricordo delle donne uccise in un gesto pubblico, tangibile e permanente. Alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Consiglio comunale ha approvato una mozione bipartisan che impegna la Giunta a individuare spazi verdi dove piantare alberi dedicati alle vittime di femminicidio della città. Un’iniziativa simbolica ma concreta, costruita per dare forma a una memoria collettiva che non rimanga confinata alle ricorrenze e che restituisca visibilità a una tragedia che continua a colpire con numeri drammatici.

L’atto, presentato dalla consigliera Elena Apollonio del Gruppo misto di maggioranza (Alleanza dei democratici – DemoS Democrazia Solidale), prevede che ogni albero sia dotato di un Qr-code in grado di collegare immediatamente al registro cittadino delle vittime, ai servizi di supporto, ai centri antiviolenza, ai numeri utili e alle reti territoriali attive nella prevenzione di tutte le forme di violenza contro le donne. Una scelta che punta a combinare memoria e informazione, creando luoghi dove il ricordo diventi anche un percorso di consapevolezza e responsabilità pubblica.

La mozione, sostenuta da una maggioranza trasversale, arriva in un momento in cui i dati nazionali mostrano una situazione ancora allarmante. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio nazionale femminicidi di Non una di meno, dall’inizio del 2025 in Italia sono state uccise 76 donne, mentre le questure hanno registrato 7.571 ammonimenti, con un incremento del 70,6% rispetto al 2024. Numeri che la città considera impossibili da ignorare e che danno alla mozione un significato più ampio del suo aspetto simbolico.

L’obiettivo politico dichiarato è costruire una presenza fisica e costante del tema, all’interno di aree verdi che diventino spazi di riflessione e di educazione pubblica. Un impegno che non si limita alla messa a dimora degli alberi, ma che guarda a un sistema informativo accessibile e aggiornato, integrato con i servizi già attivi sul territorio. L’iniziativa, secondo la volontà del Consiglio, dovrà ora tradursi in una mappa concreta di luoghi della memoria, in cui ciascun albero renda visibile una storia che la violenza ha interrotto.

In attesa dell’azione operativa della Giunta, la mozione segna un passo politico significativo per Torino, che sceglie di legare il ricordo alle politiche di prevenzione e all’informazione immediata. Un modo per non cancellare le vittime e, allo stesso tempo, mettere in luce la necessità di strumenti più efficaci per contrastare una violenza che continua a incidere sulla vita delle comunità.

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