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23 Novembre 2025 - 22:36
“A Gassino c'è un parcheggio diventato una discarica”. La denuncia di un cittadino
Un camioncino bianco verso la fine del pomeriggio entra nel parcheggio di via Foratella scarica macerie e se ne va, con un copione che ormai si ripete da giorni.
Questa è la segnalazione condivisa online domenica da un cittadino di Gassino Torinese. L’uomo, esasperato, ha infatti deciso di pubblicare un post di sui social, chiedendo ai concittadini di prestare attenzione alla targa del mezzo. «Qualcuno pensa che il parcheggio di via Foratella sia una discarica e continua a portare macerie con un camioncino bianco», scrive, aggiungendo di essere riuscito a leggere “solo le prime due lettere della targa”. Poi l’appello: «Se qualcuno lo dovesse vedere correre dentro Gassino che trasporta macerie mi comunichi in privato tutta la targa». Il commento finale è amaro: «Non ci sono parole per come definire queste persone. È una vera vergogna».
Negli ultimi mesi diversi cittadini avevano già lamentato in città alcuni episodi di abbandono di rifiuti, in parte perché non ritirati da Seta. In questo caso, però, la colpa è solo dell'inciviltà di qualcuno.

Le macerie abbandonate
Il tema riguarda anche il livello di controllo e sorveglianza nelle aree periferiche della città. È innegabile che, negli ultimi giorni, l’amministrazione comunale abbia avviato una serie di interventi mirati su vari punti del territorio — dalle nuove aree di sosta in strada Barere ai tagli della vegetazione in strada Bussolino, fino al ripristino delle bandiere nei plessi scolastici. Segnali di attenzione che i residenti hanno accolto positivamente, pur riconoscendo che si tratta di piccoli passi in un quadro più ampio e complesso.
Il punto, oggi, è capire se il Comune intenda rafforzare il controllo nelle zone più esposte all’abbandono dei rifiuti, dove telecamere e una presenza più costante delle pattuglie potrebbero scoraggiare episodi come quello denunciato in via Foratella. Il post, nel giro di poche ore, ha raccolto reazioni indignate e condivisioni di altri cittadini.
Il Comune, in casi di questo tipo, può intervenire con verbali e sanzioni solo se il responsabile viene identificato. Per questo la testimonianza di ogni cittadino potrebbe rivelarsi utile, così come un eventuale incrocio di segnalazioni tra residenti. La richiesta di collaborazione è forte, ma altrettanto forte è la domanda di maggiore presidio pubblico: i cittadini non vogliono sostituirsi alle istituzioni, vogliono sentirsi sostenuti.
Il caso di via Foratella riporta così al centro una domanda che ricorre spesso nel dibattito pubblico cittadino: gli sforzi dell’amministrazione sulle piccole manutenzioni e sulla cura del territorio sono sufficienti per arginare fenomeni di degrado ricorrente? La risposta, al momento, resta sospesa. Da un lato, i lavori avviati negli ultimi giorni segnalano un tentativo di recuperare ordine e funzionalità. Dall’altro, episodi come quello denunciato ieri mostrano che la strada da fare è ancora lunga, soprattutto nelle aree più esposte a comportamenti incivili.
Nel frattempo, il parcheggio di via Foratella rimane al centro dell’attenzione dei residenti. Non per merito di un cantiere o di un intervento migliorativo, ma per l’ennesimo gesto di inciviltà che, ancora una volta, chiede una risposta chiara: più controlli, più prevenzione, più tutela del territorio. Perché una città non è fatta solo di asfalti sistemati e bandiere sostituite, ma anche — e soprattutto — della capacità di proteggere i suoi spazi da chi li tratta come una terra di nessuno.

Le macerie abbandonate
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