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20 Novembre 2025 - 14:49
Il Piemonte accelera sul turismo e consolida la sua crescita: arrivi in aumento, presenze straniere oltre il 55%
Il turismo piemontese continua a correre, spingendo la regione verso una stagione di consolidamento che molti amministratori e operatori attendevano da anni. I dati diffusi dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte raccontano una tendenza netta, fatta di crescita costante, ritorno degli ospiti stranieri e un ruolo sempre più evidente dei grandi eventi internazionali. L’aumento del +5% negli arrivi e del +7% nelle presenze nei primi nove mesi del 2025 rispetto al 2024 segna una fase nuova, in cui il Piemonte non è più “destinazione emergente”, ma un territorio ormai stabilmente inserito nella geografia del turismo europeo.
La composizione dei visitatori mostra un aspetto strutturale: oltre il 55% delle presenze è oggi di provenienza estera. Germania, Benelux, Francia e Svizzera restano i mercati storici, mentre il Regno Unito registra un ulteriore incremento e gli Stati Uniti consolidano un balzo rilevante, segnando un +13% negli arrivi e +20% nelle presenze. Un segnale importante, perché testimonia un interesse crescente non solo verso Torino, ma anche verso le aree UNESCO di Langhe, Monferrato e Roero, i laghi e l’offerta outdoor dell’arco alpino.
La componente italiana mantiene salda la propria presenza, con Lombardia, Lazio, Liguria ed Emilia-Romagna ai primi posti. L’aumento del turismo nazionale, pari al +4% negli arrivi e +8% nelle presenze, indica che il Piemonte non è soltanto una meta per city break o turismo di prossimità, ma una regione capace di attrarre un’utenza sempre più diversificata.
In questo contesto l’effetto delle Nitto ATP Finals si conferma decisivo. L’edizione 2025 ha registrato un tasso di saturazione del 61,7%, con picchi dell’81,8% durante il weekend della finale, e una crescita del 30% della componente turistica rispetto allo stesso periodo del 2024. La città ha visto raddoppiare il numero dei visitatori nei giorni conclusivi del torneo. Le ricadute economiche, secondo le stime della Fitp, hanno raggiunto 591,1 milioni di euro, suddivisi in impatto diretto, indiretto e indotto. Si tratta di un incremento del 17,5% rispetto al 2024, prova ulteriore di come Torino abbia saputo trasformare un evento sportivo in un volano economico e di immagine per l’intero territorio.

A beneficiare dell’indotto non è stata solo l’area metropolitana, ma l’intera regione. Ristorazione, trasporti, commercio, musei, siti culturali e strutture ricettive hanno registrato miglioramenti tangibili, confermando che il turismo sportivo, opportunamente gestito, può diventare uno dei principali pilastri strategici della programmazione regionale. L’effetto immagine, alimentato da media internazionali, social network e presenze istituzionali, ha consolidato il brand Piemonte come destinazione culturale, enogastronomica e outdoor, allargando una platea di potenziali visitatori che va ben oltre il mercato europeo.
Lo sguardo alle festività natalizie indica una tendenza altrettanto positiva: tra il 22 dicembre e il 7 gennaio, la saturazione degli alloggi piemontesi è già stimata al 32,8%, contro il 20,5% registrato un anno fa nello stesso periodo. È un segnale di fiducia, ma anche il risultato di un lavoro sulla comunicazione integrata e sull’offerta coordinata tra territori, che sta progressivamente dando forma a un ecosistema turistico più solido.
L’indice di gradimento medio, pari a 86,6/100, è superiore alla media italiana. Le strutture ricettive, valutate positivamente con 84,9/100, continuano a rappresentare un punto di forza riconosciuto da chi sceglie la regione per un soggiorno breve o prolungato. L’aumento delle tariffe e l’elevata occupazione delle camere durante eventi e festività mostrano inoltre una disponibilità del pubblico a investire in esperienze di qualità.
Il Piemonte si trova dunque a un punto di svolta. Il turismo è sempre più un settore di sviluppo strategico, capace di incidere sul tessuto economico e culturale della regione e di trasformare aree un tempo marginali in destinazioni di interesse internazionale. Le politiche orientate all’outdoor, alla valorizzazione delle aree protette, alla promozione delle eccellenze agroalimentari e al rafforzamento delle infrastrutture rappresentano, oggi, gli assi lungo cui si sta costruendo l’identità turistica del futuro.
La crescita registrata nei primi nove mesi del 2025, insieme all’impatto delle grandi manifestazioni sportive e culturali, conferma una dinamica che promette di estendersi anche ai prossimi anni. Il Piemonte, forte di un patrimonio naturale e culturale riconosciuto nel mondo, si presenta come una regione che ha finalmente trovato una sua voce nel panorama turistico internazionale, sostenuta da un sistema di accoglienza maturo, da un’offerta sempre più integrata e da una strategia che punta alla sostenibilità, alla qualità e alla competitività.
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