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18 Novembre 2025 - 09:35
L'inverno bussa alle porte del Piemonte: aria artica in arrivo e temperature in picchiata
Il primo vero freddo invernale sta bussando alle porte del Piemonte, annunciato da un cambiamento dello scenario atmosferico che i meteorologi considerano ormai probabile e imminente. La regione, che finora ha vissuto un novembre relativamente mite e povero di precipitazioni significative, si prepara all’arrivo di una massa d’aria artico-marittima in discesa dalla Penisola scandinava, destinata a raggiungere il Mediterraneo occidentale nella seconda metà della settimana. Un’irruzione fredda capace di riportare le temperature al di sotto delle medie stagionali, con un peggioramento percepibile già da domani.
Il primo segnale concreto si avrà martedì 18 novembre, quando le temperature massime scenderanno di 4-6°C rispetto ai valori odierni, pur in un contesto di cielo solo parzialmente nuvoloso. Da mercoledì 19 e soprattutto da giovedì 20 novembre il calo diventerà più marcato: in pianura i valori diurni faranno fatica a raggiungere i 10°C, aprendo una fase più stabile dal punto di vista termico ma decisamente fredda. Nelle zone rurali, dove si registrano con maggiore facilità inversioni termiche e dispersione del calore notturno, le minime potranno scendere sotto lo zero, con gelate estese dal Torinese al Vercellese fino al Cuneese. Sul basso Piemonte sono attesi picchi di –2 / –4°C, valori non eccezionali per l’ultima decade di novembre ma certamente più rigidi rispetto al periodo appena trascorso.

Il fronte più delicato riguarda però la possibile formazione di una circolazione depressionaria sul Mediterraneo, generata dall’interazione tra l’aria fredda in discesa dal Nord Europa e le masse più miti presenti in quota. Un vortice che sarà determinante per stabilire dove si concentreranno le precipitazioni e con quale intensità. Ad oggi, i modelli numerici indicano un coinvolgimento più marcato dell’Emilia-Romagna e delle regioni del Centro-Sud, lasciando il Piemonte ai margini del sistema perturbato. Tra venerdì 21 e sabato 22 novembre, infatti, sono previste le prime nevicate fino a quota collinare sui rilievi emiliano-romagnoli, mentre sulla nostra regione potrebbero manifestarsi soltanto fenomeni isolati e di debole intensità.
Le zone più esposte risultano l’Alessandrino, l’Appennino piemontese, il Monregalese e il Cebano, dove non sono esclusi episodi di nevischio o neve debole a partire dai 500 metri. Si tratterebbe, in ogni caso, di fenomeni localizzati e brevi, senza accumuli significativi. Il resto della regione dovrebbe rimanere in un regime di freddo secco, con passaggi nuvolosi alternati a schiarite e un clima tipicamente tardo-autunnale.
Il quadro resta però in evoluzione. Molto dipenderà dalla traiettoria finale del minimo di pressione che potrebbe formarsi sul bacino tirrenico. Uno spostamento anche minimo, verso ovest o verso sud, potrebbe modificare l’estensione delle precipitazioni e coinvolgere più direttamente la parte meridionale del Piemonte. Per ora, tuttavia, la tendenza prevalente conferma una regione ai margini del peggioramento e più interessata al calo termico che non ai fenomeni associati.
La settimana, quindi, sarà dominata dal ritorno dell’inverno, con un anticipo freddo che potrebbe inaugurare una fase più dinamica anche per il prosieguo di novembre. Il Piemonte, sempre più spesso al riparo dai grandi passaggi perturbati, tornerà a confrontarsi con giornate terse ma rigide, con un’atmosfera limpida nelle ore centrali e brinate diffuse nelle prime ore del mattino.
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