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17 Novembre 2025 - 12:23
L’ex ospedale Degli Infermi di Biella, per decenni simbolo di abbandono e degrado nel cuore della città, cambierà volto. Questa mattina, dopo un incontro davanti al vecchio nosocomio, amministratori locali, rappresentanti dell’Asl, funzionari del Demanio e il Ministero della Giustizia si sono riuniti in Municipio per la firma dell’atto che sancisce la destinazione dell’intero complesso a nuovo istituto di formazione della Polizia Penitenziaria.
L’operazione — sostenuta politicamente dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, presente alla firma — rappresenta uno dei più importanti interventi di rigenerazione pubblica attualmente in corso in Piemonte, sia per dimensioni sia per impatto economico e sociale sulla città.
Il sottosegretario ha parlato di svolta storica. «Dopo oltre vent’anni di abbandono, l’ex ospedale smette di essere una ferita aperta e torna a vivere», ha dichiarato, ricordando che quell’area, negli anni, era stata al centro di ipotesi mai concretizzate, progetti irrealizzati e un generale senso di sospensione che aveva alimentato il malcontento dei residenti. Oggi, grazie alla firma del documento, lo Stato ottiene gratuitamente il diritto di superficie per 99 anni sull’intero edificio, autorizzato dalla Regione Piemonte e reso possibile da un lavoro congiunto tra istituzioni.
Dalla promessa alla realizzazione, però, la parte più significativa saranno gli investimenti. «Grazie a 74 milioni di euro di fondi strutturali nascerà un nuovo istituto di formazione della polizia penitenziaria, un investimento vero che porterà in città centinaia di allievi e nuova vitalità», ha aggiunto Delmastro, delineando la portata dell’intervento. Si parla di un centro di formazione nazionale, capace di attirare ogni anno nuovi operatori, docenti, corsi di aggiornamento e attività logistiche che avranno un impatto diretto sull’indotto cittadino.
Il sito dell’ex Degli Infermi, ormai fuori uso da più di vent’anni, era diventato un nodo irrisolto della pianificazione urbana. Il complesso, ampio e strutturalmente imponente, aveva progressivamente subito un deterioramento visibile, trasformandosi in un luogo senza funzione ma centrale nel tessuto urbano. La sua riattivazione — per un progetto pubblico, con funzioni statali e ricadute permanenti — segna una scelta forte in termini urbanistici e strategici.
Biella, negli ultimi anni, ha affrontato un lungo processo di riconversione dei grandi spazi dismessi, ma l’ex ospedale rappresentava la sfida più difficile: volumetrie vaste, costi elevati e assenza di un soggetto in grado di assumersi la responsabilità dell’intervento. L’accordo con il Ministero colma questa lacuna, ridefinendo il ruolo dell’area all’interno della città e aprendo a una prospettiva di crescita con ricadute per interi settori: dalla ricettività all’edilizia, dai servizi al commercio.
Il nuovo istituto di formazione della Polizia Penitenziaria andrà a inserirsi in un contesto in cui, negli ultimi anni, il bisogno di investimenti strutturali e di adeguamento professionale è cresciuto. Una struttura moderna, pensata per accogliere corsi, addestramenti e attività legate alla sicurezza, rappresenterà anche un punto di riferimento nazionale per l’amministrazione penitenziaria, con la possibilità di ospitare centinaia di allievi ogni anno.
Il percorso non sarà immediato: i tempi di progettazione, adeguamento e lavori saranno oggetto di una successiva pianificazione tecnica. Ma il dato politico e amministrativo è già chiaro: quella che per anni era stata una delle “zone d’ombra” della città diventa ora un polo di formazione, lavoro e presenza statale.
Con la firma dell’atto, Biella non archivia semplicemente una stagione di degrado urbano. Inizia un nuovo capitolo, fatto di presenze, attività, investimenti e ritorni. E soprattutto, la città si riappropria di uno spazio che per troppo tempo era rimasto sospeso, riportandolo finalmente alla sua funzione primaria: essere un luogo di vita.

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