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Cambio di direzione al Ferrante Aporti: arriva Simona Badame

Una nomina che segna l’avvio di una fase di riorganizzazione attesa dal personale

Cambio di direzione al Ferrante Aporti

Istituto penale minorile Ferrante Aporti di Torino (foto di repertorio)

Simona Badame è la nuova direttrice dell’istituto penale minorile Ferrante Aporti di Torino. La sua nomina arriva dopo mesi di attesa e chiude la fase di transizione seguita alle dimissioni di Giuseppe Carro, finite al centro di una vicenda che aveva sollevato un forte dibattito interno al comparto penitenziario.

Badame, già direttrice aggiunta dell’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna (Uiepe) di Torino, assume ora la guida di una struttura delicata, in una fase in cui la gestione dei minori detenuti richiede equilibrio, continuità e un dialogo costante con il personale di polizia penitenziaria. Il Ferrante Aporti, negli ultimi anni, è stato spesso coinvolto in criticità strutturali, tensioni interne e richieste di maggiori risorse da parte degli operatori.

Le dimissioni di Carro, arrivate alcuni mesi fa, erano state accompagnate da proteste sindacali. Al centro delle contestazioni, l’impiego operativo di alcune agenti in stato di gravidanza, scelta ritenuta inappropriata dai rappresentanti dei lavoratori. Il caso aveva portato l’Osapp a organizzare un sit-in davanti all’istituto, chiedendo maggiore tutela per le poliziotte e un intervento chiaro da parte dell’amministrazione penitenziaria.

L’arrivo di Badame è visto come un segnale di ripartenza. La dirigente ha alle spalle una lunga esperienza nei servizi di esecuzione penale esterna, dove si occupa di misure alternative, percorsi di reinserimento e gestione dei casi più complessi nella fase successiva alla detenzione. Un bagaglio professionale che potrà incidere sulle dinamiche interne dell’istituto minorile, chiamato a gestire un’utenza giovane, spesso con storie di marginalità e fragilità sociali.

Il Ferrante Aporti resta uno dei punti più delicati del sistema penitenziario piemontese. Negli ultimi anni l’istituto ha affrontato episodi di violenza, carenze di organico e situazioni che hanno richiesto l’intervento dei sindacati. Per questo la nomina di una nuova direttrice arriva con aspettative alte, soprattutto da parte del personale, che chiede condizioni lavorative più stabili e un’organizzazione più lineare.

Con il passaggio di consegne ufficiale, si apre ora la fase operativa della nuova gestione. La priorità sarà riportare equilibrio interno, migliorare il clima di lavoro e garantire un percorso educativo credibile ai minori detenuti, obiettivo centrale nella missione di ogni istituto penale minorile.

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