Cerca

Attualità

Treni per Ceres e Pont, avanti tutta! Parola della consigliera Antonetto

La consigliera regionale annuncia che i cantieri procedono secondo i tempi e conferma la riattivazione nel 2026

La consigliera Regionale FdI Paola Antonetto

La consigliera Regionale FdI Paola Antonetto

È Paola Antonetto, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, a dare l’annuncio: i lavori di riqualificazione e ammodernamento delle linee ferroviarie Germagnano–Ceres e Rivarolo–Pont procedono secondo i tempi previsti. Due assi strategici per la mobilità del Canavese e delle Valli di Lanzo, su cui la Regione Piemonte ha scelto di investire in modo deciso, destinando 200 milioni di euro, di cui oltre 120 milioni provenienti dai fondi PNRR.

«I cantieri stanno avanzando secondo il cronoprogramma – ha dichiarato Antonetto – e la riattivazione della linea Germagnano–Ceres è confermata per il primo semestre del 2026. Si tratta di un’opera complessa, ma fondamentale per restituire al territorio un collegamento ferroviario sicuro e competitivo, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e valorizzare l’intera area delle Valli di Lanzo».

L’intervento, gestito da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), prevede il rinnovo dell’armamento ferroviario, l’installazione del Sistema di Controllo Marcia Treno, la manutenzione straordinaria della trazione elettrica, l’adeguamento dei passaggi a livello e la ristrutturazione delle stazioni di Ceres e Pessinetto. Operazioni che segneranno il ritorno alla piena funzionalità di una tratta chiusa nel 2020 e che, una volta riaperta, sarà integrata nella rete del Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino.

Secondo i dati diffusi dalla Regione, la riattivazione della linea consentirà ai pendolari di raggiungere Torino senza cambi, grazie al collegamento diretto con il passante ferroviario e le stazioni di Porta Susa e Lingotto. Una trasformazione attesa da anni, che ridurrà sensibilmente i tempi di percorrenza e restituirà centralità a territori che, negli ultimi decenni, hanno pagato la carenza di infrastrutture adeguate.

«La presenza di fondi PNRR – ha aggiunto Antonetto – ci garantisce non solo tempi certi ma anche standard qualitativi elevati. È un investimento che guarda al futuro e che conferma la volontà della Regione di puntare sulla ferrovia come asse portante della mobilità sostenibile piemontese».

Parallelamente, i lavori proseguono anche sulla linea Rivarolo–Pont, parte della SFM1, temporaneamente sospesa per permettere l’intervento di elettrificazione e la soppressione dei passaggi a livello. L’obiettivo è migliorare sicurezza e regolarità della circolazione, oltre a ridurre l’impatto ambientale del trasporto.

«Monitoriamo costantemente, insieme a RFI, l’avanzamento dei lavori – ha precisato Antonetto –. L’elettrificazione è una scelta strategica che renderà il servizio più efficiente e contribuirà a ridurre il traffico su gomma. Dopo un periodo complesso legato ai cantieri, i cittadini potranno contare su infrastrutture moderne e un trasporto pubblico all’altezza delle aspettative del territorio».

Intanto, Trenitalia prosegue nel piano di rinnovamento della flotta regionale. A breve saranno presentati nuovi treni elettrici a doppio piano, destinati anche alla linea Torino–Caselle–Ciriè, pensati per offrire maggiore comfort e capienza ai pendolari.

«Si tratta di treni moderni e confortevoli – ha commentato Antonetto – che miglioreranno la qualità del servizio. Il contratto di servizio ferroviario firmato dalla Regione sta producendo risultati concreti e visibili».

Le due linee rappresentano un tassello fondamentale del piano di mobilità sostenibile piemontese, che mira a ridurre le emissioni, decongestionare il traffico su gomma e incentivare il trasporto pubblico. Secondo il Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti, il Piemonte è la seconda regione italiana per estensione ferroviaria e una delle più attive nella riconversione ecologica delle infrastrutture.

Le Valli di Lanzo e il Canavese, territori un tempo serviti da una rete efficiente, tornano così protagonisti. L’obiettivo, chiarisce la Regione, non è solo migliorare i collegamenti, ma rafforzare la coesione territoriale e stimolare lo sviluppo economico locale, sostenendo turismo, artigianato e piccole imprese.

L’orizzonte è chiaro: entro il 2026 la linea Germagnano–Ceres tornerà operativa, mentre la Rivarolo–Pont sarà pienamente elettrificata già nel 2025. Due tappe che segneranno il ritorno del treno come simbolo di modernità, innovazione e sostenibilità per tutto il Nord del Piemonte.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori