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Dentisti e volontari per chi non può permetterselo: Ivrea riscopre il valore della rete

Dal sostegno alle cure dentistiche agli occhiali per chi non può permetterseli, il progetto “Salute e Sorrisi” della Caritas di Ivrea cresce grazie alla solidarietà del Soroptimist Club Ivrea e Canavese

Un sorriso che cura l’anima: il Soroptimist e la Caritas insieme per i bambini in difficoltà

Un sorriso che cura l’anima: il Soroptimist e la Caritas insieme per i bambini in difficoltà

C’è chi parla di solidarietà e chi la pratica ogni giorno. Il Soroptimist Club Ivrea e Canavese appartiene, senza esitazione, alla seconda categoria. Lo dimostra l’adesione convinta al progetto “Salute e Sorrisi”, promosso dalla Caritas Diocesana di Ivrea, una iniziativa che va ben oltre il gesto caritatevole: è un atto di giustizia sociale.

Il progetto, dedicato ai bambini e ai ragazzi delle famiglie in difficoltà economica, interviene dove lo Stato spesso non arriva: nella tutela della salute di chi non ha risorse per accedere alle cure odontoiatriche o per acquistare un paio di occhiali. Dietro la sigla “Salute e Sorrisi” si nasconde un piccolo grande miracolo quotidiano: la possibilità per un bambino di tornare a sorridere, di leggere senza sforzo, di guardare il mondo con occhi nuovi.

A raccontarlo è stata una serata intensa e commovente, organizzata il 21 ottobre dal Club eporediese, guidato dalla presidente Eugenia Enrico, con la partecipazione di Sua Eccellenza Daniele Salera, vescovo di Ivrea, del diacono Fiorenzo Bianco, direttore della Caritas diocesana, delle dottoresse Anna Avalle e Diana Golfetto, responsabili del progetto, e di Suor Valentina, segretaria del vescovo.

Nel corso dell’incontro, le socie del Club hanno ascoltato le testimonianze di chi, ogni giorno, incontra famiglie che non possono permettersi nemmeno una visita dal dentista. “La mancanza di un’adeguata igiene dentale, di una dieta equilibrata e di risorse economiche – ha ricordato la presidente Enrico – priva i minori di interventi fondamentali per la loro salute, e spesso anche del diritto di sentirsi come gli altri.”

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Dietro a quelle parole si nasconde un fenomeno reale e in crescita: le nuove povertà, che non sempre si manifestano in modo evidente, ma si insinuano nelle vite di famiglie “normali”, costrette a scegliere se pagare una bolletta o un apparecchio dentale per i figli. Le liste d’attesa, la carenza di risorse negli ambulatori pubblici e le distanze dai centri specialistici rendono la situazione ancora più critica.

È qui che entra in gioco la rete costruita dalla Caritas attraverso l’Ambulatorio Ascolto Salute, attivo dal 2019, dove medici e infermieri volontari offrono visite e cure a chi ne ha bisogno. Tra loro, proprio le dottoresse Avalle e Golfetto, che hanno dato vita al progetto “Salute e Sorrisi” e che, con passione e competenza, coordinano gli interventi.

Il Soroptimist Club ha deciso di sostenere concretamente questa attività, contribuendo alle spese per le cure odontostomatologiche e per l’acquisto di lenti e montature. Ma non solo: in un’ottica educativa, le famiglie vengono coinvolte con una piccola partecipazione simbolica alla spesa, perché la solidarietà non diventi mai assistenzialismo, ma corresponsabilità e dignità.

Durante la serata, il vescovo Daniele Salera ha espresso parole di sincero apprezzamento per il progetto, sottolineando “il valore della collaborazione tra realtà laiche e religiose che si incontrano nel terreno comune dell’attenzione alla persona, soprattutto ai più piccoli e ai più fragili.”

Un riconoscimento che la presidente Enrico ha accolto con gratitudine, ricordando che la collaborazione tra il Club e la Caritas non è nuova: nel 2020 le socie avevano donato una cella frigorifera da oltre 7.000 litri per la conservazione degli alimenti destinati alle famiglie bisognose, e nel 2021 avevano organizzato un pranzo di Natale per gli ospiti della mensa Caritas.

“Incontrare le esigenze della Caritas e supportare l’attività dei tanti volontari che lavorano con impegno e abnegazione è per noi motivo di orgoglio”, ha aggiunto Enrico. “In un periodo in cui le povertà aumentano, continuare a costruire ponti tra le persone è la nostra missione più importante.”

Il Club ha deciso che anche il ricavato della prossima conviviale natalizia sarà destinato al progetto “Salute e Sorrisi”, affinché altri bambini possano accedere alle cure di cui hanno bisogno. Perché dietro ogni sorriso ritrovato c’è una storia di solidarietà, di donne impegnate, di professionisti che donano il proprio tempo e di una comunità che sceglie di non restare indifferente.

A volte, basta poco per cambiare la vita di un bambino: un dente curato, un paio di occhiali, una mano tesa. È questa la lezione più grande che arriva da Ivrea, dove la generosità ha il volto sorridente di chi ha scelto di credere che la salute non debba mai essere un privilegio, ma un diritto.

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