Cerca

Costume e Società

Simona Ventura non basta: il Grande Fratello è un flop. Mediaset valuta la chiusura anticipata

Share in caduta libera e puntata del giovedì cancellata: l’edizione 2025 rischia di finire prima del previsto

Grande Fratello 2025, da sogno televisivo a incubo di ascolti: Mediaset valuta la chiusura anticipata

Grande Fratello 2025, da sogno televisivo a incubo di ascolti: Mediaset valuta la chiusura anticipata

Da Grande Fratello a grande flop. A venticinque anni dal debutto che cambiò la televisione italiana, il reality di Canale 5 vive la sua stagione più difficile. L’edizione 2025, affidata alla conduzione della chivassese Simona Ventura e annunciata come un ritorno alle origini “più umano e autentico”, sta invece scivolando verso un finale anticipato, tra ascolti in picchiata e malumori interni a Mediaset.

I numeri parlano chiaro: la puntata di lunedì 3 novembre ha totalizzato 1.893.000 spettatori con il 14,7% di share, mentre l’ultima diretta del giovedì si è fermata al 13,1%, il dato più basso nella storia recente del programma. Un tracollo che ha spinto l’azienda a cancellare il doppio appuntamento settimanale, sostituendo la puntata del giovedì con la replica del Conte di Montecristo.

Dietro le quinte, la riflessione è profonda. Secondo fonti interne, Endemol Shine Italy, società produttrice del format, avrebbe proposto di anticipare la chiusura per evitare lo scontro diretto con il reboot di Sandokan, in onda su Rai 1 dal 1° dicembre. La data ipotizzata per l’ultima puntata del reality sarebbe quella del 24 novembre, ma non si esclude una chiusura ancora più ravvicinata.

In casa Mediaset si valuta anche un taglio delle strisce quotidiane in onda su Italia 1 e Canale 5, e si pensa a una sostituzione del reality con una soap turca in prima serata. Nel frattempo, il clima a Cologno Monzese resta teso. Secondo indiscrezioni, Piersilvio Berlusconi si sarebbe detto “furioso” per l’andamento del programma, puntando il dito contro la squadra autoriale e non contro la Ventura, che si è impegnata con energia nel tentativo di salvare il format.

Piersilvio Berlusconi

A pesare sul crollo degli ascolti ci sono diversi fattori: l’orario d’inizio sempre più tardo, il ritmo lento delle puntate, la scarsa empatia del cast e la difficoltà di generare dinamiche narrative credibili. Nemmeno l’ingresso della nuova concorrente Valentina Piscopo, compagna di Domenico D’Alterio, è riuscito a rivitalizzare l’interesse. La stessa scelta degli opinionisti – Ascanio Pacelli, Floriana Secondi e Cristina Plevani – non ha convinto, tanto da rendere necessario l’innesto in corsa di Sonia Bruganelli per cercare di ravvivare i dibattiti in studio.

Il Grande Fratello, nato nel 2000 come un esperimento sociale e televisivo, è ormai lontano dalla sua forza originaria. L’era dei social ha portato nel quotidiano ciò che un tempo era eccezionale: la vita privata in diretta, la spettacolarizzazione dell’intimità, la curiosità voyeuristica. Oggi, però, il pubblico sembra esserne sazio.

Da fenomeno culturale a stanca routine di prime serate, il reality ha perso quella scintilla di autenticità che lo rese un evento collettivo. La nostalgia per il passato – da Cristina Plevani a Pietro Taricone, da Marina La Rosa a Rocco Casalino – non basta a riaccendere l’interesse per un format ormai esaurito.

Simona Ventura, nonostante la professionalità e l’entusiasmo, paga una sfida probabilmente impossibile: rilanciare un titolo ormai svuotato di significato, in un’epoca in cui il Grande Fratello è già ovunque – nei feed, nei reality digitali, nelle vite in streaming di milioni di utenti.

Se la decisione di Mediaset sarà quella di chiudere anticipatamente, il 2025 potrebbe essere ricordato come l’anno dell’addio al reality più longevo della tv italiana, il simbolo di un’epoca televisiva che non riesce più a rinnovarsi.

STUDI TELEVISIONI LOGO GRANDE FRATELLO REALITY (2006)

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori