Cerca

Riceviamo e pubblichiamo

Maurizio Scandurra: “Il mondo al contrario è di casa a Nichelino?”

L’opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ cita Roberto Vannacci e torna a bomba sul singolare caso dell’impresa edile ‘Tuccio Costruzioni Srl’, clamorosamente esclusa dalla Festa Patronale di ‘San Matteo’.

Maurizio Scandurra: “Il mondo al contrario è di casa a Nichelino?”

Maurizio Scandurra

Mi tocca nuovamente ricorrere a una lettera aperta. La seconda sul medesimo argomento da fine estate a oggi.

Rieccomi qui. Al punto di partenza. A Nichelino va in scena il mondo al contrario, parafrasando Roberto Vannacci. Quel mondo che va chiarito e che, in risposta, nel caso di specie impone repentino ricorso agli altrettanto nobili insegnamenti di Sant’Agostino, fautore instancabile della ricerca della Verità.

Da qui l’esigenza di tornare su una vicenda che davvero mi lascia basito. Come giornalista, cittadino, ma soprattutto come uomo. Qualcuno ricorderà la mia presa di posizione, a fine estate, per la negata sponsorizzazione a una impresa edile da parte del Comune di Nichelino.

I fatti in oggetto risalgono all’edizione 2025 della ‘Fiera di San Matteo’, locale festa patronale che richiama ogni anno migliaia di visitatori in pochi giorni, creando ricaduta e flussi turistico-commerciali sul territorio.

Festa mediaticamente funestata da polemiche evitabili, come nel 2024 per via del veto posto al concerto di Giuseppe Povia, valente cantautore le cui idee politiche apparvero all’epoca forse poco gradite all’attuale Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giampiero Tolardo (e a favore del bravo artista si espresse duramente anche lo stesso Vannacci, riservando aspre critiche a chi ancora oggi governa la Città).

Festa mediaticamente ricordata quest’anno invece anche per la stupefacente esclusione di uno sponsor: fatto che mi impone di riaprire il sipario. E chiarire così, su base fattuale documentata, per mia parte, la realtà dell’accaduto.

Veniamo al dunque. A partire dalle ore 17.00 di giovedì 25 settembre scorso va in scena a Nichelino il Consiglio Comunale. L’esponente della Lega Bruno Calandra chiede conto del perché del mancato accoglimento di una sostanziosa sponsorizzazione proposta dalla ‘Tuccio Costruzioni Srl’, storica e seria azienda del territorio.

Il Sindaco ringrazia il proponente di quest’occasione di poter dire la propria, facendo subito riferimento a una serie di articoli apparsi sui giornali locali che, come ha dichiarato in aula, “hanno riportato una sola versione, che è quella di questo famoso conduttore che è comparso improvvisamente quale sostenitore dell’azienda”.

Premette altresì che i summenzionati media gli hanno negato la possibilità di replica.

Pur considerando la sponsorizzazione legittima, si avventura in un lungo monologo, dichiarando di aver agito per “ragioni di opportunità”, come tra l’altro spesso ripete durante il proprio intervento, laddove esista in qualche misura un rapporto che lega lo sponsor allo sponsorizzato.

E attribuisce ciò alla ricezione di una lettera, da parte dei legali della ‘Tuccio Costruzioni Srl’ - azienda solida, certificata, e soprattutto incensurata in ogni suo membro e in ogni sua parte - in merito a un cantiere di un’opera pubblica, con inclusa una richiesta di rettifica da far pervenire a un paio di quotidiani, a presidio dell’onorabilità dei soggetti coinvolti nel contesto specifico.

Lettera che, secondo lui, conterrebbe anche dichiarazioni politiche, da parte dell’Avvocato che l’ha redatta, ritenute “anche molto sbagliate”. Lettera che, però, sempre il buon Tolardo in seduta consiliare, motu propriodefinisce un “contraddittorio, non per così dire un contenzioso a carte bollate”, quasi a smorzarne il tono e il rilievo.

L’antefatto della scorsa primavera è l’applicazione di una misura di interdittiva antimafia alla predetta impresa, immediatamente mitigata in sospensiva dal Tar: che, a breve, si pronuncerà nel merito. Pertanto, il Sindaco ha rifiutato di accogliere, a suo dire, detta sponsorizzazione perché da lui ritenuta troppo “generosa” rispetto agli standard abituali di raccolta pubblicitaria locale, così come propostogli dagli organizzatori della Festa Patronale incaricati di quest’incombenza (gli stessi che, pur di non perdere il clientone, gli hanno venduto per conto proprio ben più vistosi e visibili camion-vela che ruotavano ciclicamente attorno al perimetro della Fiera stessa. “Cose ridicole”, esclamerebbe tranchant il buon Roberto De Luca, uno che di gag se ne intende).

Ma c’è di più. Riguardo al diniego secco, Giampiero Tolardo motiva tale presa di posizione quale cautela nella tutela del buon nome della Città di Nichelino: quasi come a voler, potenzialmente e in maniera altrettanto sibillina, dubitare della provenienza di detto denaro? Un importo di ben 15mila euro che fra l’altro, per stessa ammissione del Primo Cittadino, avrebbe fatto decisamente comodo al budget di ‘San Matteo 2025’,

Superfluo rilevare che questa versione dei fatti – che rigetto e contesto integralmente in quanto ricca di omissis - mi trova, per mia parte, in gravissimo e totale disaccordo. In primis, ringrazio il Sindaco di essersi riferito a me durante il Consiglio definendomi “famoso conduttore”: magari lo fossi! A oggi soltanto un giornalista che ama attenersi ai fatti. Punto.

Ricordo gentilmente al Dottor Tolardo che io narro solo accadimenti veri e dimostrabili, nulla più. Per dovere deontologico, morale, professionale e umano insieme, dò pubblicamente atto di aver letto la missiva redatta dal legale della ‘Tuccio Costruzioni Srl’, pur mantenendo riservato il contenuto come privacy impone: per quanto mi sforzi, mi è francamente impossibile condividere il giudizio che il Tolardo ne dà, accusandone sgradevolmente oltretutto l’autore assente di averla infarcita di “valutazioni politiche anche molto sbagliate”, come ha proclamato in Consiglio (Est modus in rebus). Chiunque abbia interesse ad acquisirne copia, può effettuare un normalissimo cd. accesso agli atti presso i competenti uffici comunali.

Secondo. Sulla – a detta del Sindaco – mancata possibilità di replica sulle testate del territorio, dalle mie fonti apprendo invece che gli uomini dei media coinvolti si sarebbero resi più che disponibili a dare lui correttamente spazio, limitandosi semplicemente prima a chiedere al Primo Cittadino se davvero avesse mai parlato con me al telefono di “una regola non scritta” per decidere sulla gestione delle sponsorizzazioni. Forse che possa essere questa una possibile spiegazione del perché, come dice Tolardo, esiste “una sola versione” sui giornali?

Forse che parlare di regole non scritte in Consiglio possa apparire altrettanto sconveniente?

A esclusivo fine di verità, essendo stato direttamente chiamato in causa durante un Consiglio Comunale, ma senza nome e cognome, mi vedo mio malgrado costretto ad ampliare il ricordo di quella telefonata - la sola che, amichevolmente, ci scambiammo con il Dottor Tolardo – ai primi dello scorso settembre.

Faccio dunque un passo avanti. Prima discordanza. Allora il Sindaco mi parlò di “contenzioso” con la ‘Tuccio Costruzioni Srl’, mentre in Consiglio ha invece dato atto di un semplice “contraddittorio”.

Seconda discordanza. Oltre alla “regola non scritta” in risposta alla mia domanda insistente nel chiedere l’esistenza di una norma o un documento certi a regolamentare le sponsorizzazioni – fatto che, già di per sé, stupisce sempre molto chi scrive – il Dottor Giampiero Tolardo ha persin aggiunto dell’altro, ribandendomi quale premessa di essere una persona trasparente, e che per sua medesima ammissione nella vicenda Povia come in tutto il resto paga a livello personale le scelte che fa.

Ma, soprattutto, di non avere difficoltà a concedere l’opportunità della sponsorizzazione alla ‘Tuccio Costruzioni’ se uno dei fondatori della stessa, Rosario Tuccio insieme al suo legale, avessero ritirato istantaneamente le comunicazioni inviate a lui e al Comune.

Fatto che mi ha ribadito per ben due volte. Fatto che mi limito meramente a riportare, astenendomi doverosamente da qualsiasi giudizio. Di tutto questo, però, nessun cenno nel Consiglio Comunale settembrino. Basta semplicemente visionare l’integrale registrazione disponibile sul sito della Città di Nichelino perché chiunque possa verificarlo. Lecito fare omissioni in Consiglio Comunale? Sindaco, se la ricorda la canzone di Caterina Caselli? La verità è capillare. Proprio come l’acqua, arriva ovunque.

Come direbbe quel mito vivente di Checco Zalone…Dottor Tolardo, ”Ma che comportazione è questa?”

Terza discordanza, e chiudo. Sempre al telefono, il caro Sindaco mi ha persino comunicato che con lo stesso Signor Rosario Tuccio - uno dei fondatori dell’impresa edile con cui ha condiviso consiliature comunali in passato e di cui mi ha personalmente riconosciuto anche la serietà personale e l’altrettanto umana generosità – avrebbe volentieri bevuto insieme una birra.

 Intanto l’OktoberFest è passato. Il tempo dei funghi pure. La stagione dei tartufi volge quasi agli sgoccioli…Ma dei due boccali, uno di fronte all’altro sulla tavola, nemmeno l’ombra.

Come del reale contenuto del nostro scambio telefonico, evidentemente non pervenuto nella sua integrale sostanza in Consiglio Comunale per ragioni che solo il Dottor Tolardo conosce.

A far “bella mostra” di sé, resta invece, soltanto, un calice amaro. Con immenso dispiacere per i Nichelinesi e la loro Festa Patronale cui ho piacevolmente partecipato più volte, come avventore, in passato, precedendo la stessa di un giorno soltanto il mio onomastico, che cade proprio il 22 settembre.

San Maurizio, sì. Quello che patì la morte sotto l’imperatore Massimiano quale esempio di coraggio morale e integrità, difendendo la libertà di coscienza contro un ordine ingiusto.

Tanto dovevo. 

Maurizio Scandurra

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori