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17 Settembre 2025 - 16:34
Nichelino: azienda edile chiede di sponsorizzare la festa patronale, ma viene incredibilmente esclusa
Sembra ormai che a ogni estate, da un anno a questa parte, la Festa Patronale di San Matteo a Nichelino sia destinata a essere, suo malgrado, teatro di polemiche e scontri.
A inaugurare l’infelice valzer fu, nell’estate del 2024, il Sindaco di Nichelino Giuseppe Tolardo con la rescissione del contratto di ingaggio di Giuseppe Povia come artista in concerto e giurato a un talent cittadino. Il motivo? Le posizioni del cantante su alcuni temi di attualità e politica su cui primo cittadino e relativa amministrazione comunale nutrono idee diverse. Moltissimi, allora, scesero in campo a favore proprio di Povia, tra cui anche il Vice Segretario della Lega Roberto Vannacci e la senatrice di Fratelli D’Italia, Domenica Spinelli.
La giostra delle sorprese torna a girare anche in questi giorni, e proprio sotto l’inaugurazione dell’edizione 2025 della kermesse. Questa volta, al centro della bufera, il mancato accordo di una sponsorizzazione a una rinomata impresa edile del territorio con in curriculum oltre cinquant’anni di onorata e onesta attività.
La vicenda è balzata agli “onori” delle cronache in quanto portata alla ribalta dal giornalista radiotelevisivo e critico musicale Maurizio Scandurra, noto opinionista della trasmissione La Zanzara di Radio 24 ma anche addetto stampa della Tuccio Costruzioni Srl, l’azienda che avrebbe voluto contribuire alla Fiera di San Matteo – la festa patronale che ogni anno richiama migliaia di visitatori – per puro spirito di gratitudine e mecenatismo nei confronti del territorio che l’ha vista nascere, crescere e proliferare.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 11 settembre scorso, al termine della cerimonia di inaugurazione, Scandurra ha atteso il Sindaco Giampiero Tolardo al di fuori del palco, gli ha presentato il geometra Alessio Tallarico e l’architetto Elia Snidero, i due amministratori disgiunti della società, chiedendo anche garbatamente al primo cittadino un istante dopo per quale motivo avesse declinato la loro proposta di sponsorizzazione.
Tolardo, con evidente sorpresa, ha confermato la scelta di escludere l’installazione dei cartelli pubblicitari e la trasmissione di un filmato istituzionale sulla storia della ditta negli spazi espositivi all’interno dell’area della fiera.
Così Maurizio Scandurra: “Uno sgradevolissimo scivolone che si poteva certamente evitare, come il caso Povia dell’estate prima sul quale, in qualità di critico musicale, avevo allora già espresso il mio personale disappunto. Nessuno, per quanto mi riguarda, può giudicare il pensiero di un artista. Detto questo, nulla di personale con Giampiero Tolardo”, esordisce.
Per poi riprendere: “Tornando invece alla Tuccio Costruzioni, Il Sindaco, di persona, mi ha ribadito quanto mi aveva già anticipato al telefono qualche giorno fa: che si tratta di un problema legato all’opportunità, pur confermandomi l’assenza di pregiudizi o di motivazioni personali a fondamento della sua decisione. Aggiungo, però, soltanto un dato. Sempre in quella medesima telefonata di pochi giorni prima della partenza della manifestazione, ho chiesto espressamente a Giampiero Tolardo se esista in diritto un documento ufficiale che sancisce il fatto che, laddove eventualmente insorga un contenzioso con il Comune di Nichelino, non si può accogliere una sponsorizzazione. Il Sindaco ha risposto di no, specificando altresì che si tratta di una regola non scritta. È evidente che le regole non scritte nel diritto e nella cronaca non esistono, proprio per ovviare preliminarmente a ragioni di potenziale arbitrarietà. Ricordo perfettamente anche che il Dottor Tolardo, sempre al telefono, mi ha persino ribadito stima personale nei confronti di uno dei fondatori dell’impresa, Rosario Tuccio: e soltanto su questo punto personalmente mi trova in pieno accordo con lui, trattandosi di persona incensurata, stimata e al di sopra di ogni sospetto”, precisa il giornalista.
Il fatto più stupefacente è che, nel caso in oggetto, ci si possa trovare innanzi a “una regola non scritta”: sulla scorta della quale un ente pubblico possa ritenere di assumere una decisione importante quale l’ammissione o l’esclusione di una sponsorizzazione.
Attorno alla singolare vicenda ruotano, però, anche altri aspetti. A proporre alla Tuccio Costruzioni l’adesione quale sponsor della Fiera di San Matteo è stata la ditta AFL Led, che si occupa della vendita delle opportunità pubblicitarie dell’evento, con cui l’impresa edile esclusa stava per siglare un contratto del valore di circa 15 mila euro: e per onorare il quale aveva già quasi concluso la produzione dei materiali promozionali da diffondere durante la kermesse.

UNO DEI CAMION VELA DELLA ‘TUCCIO COSTRUZIONI SRL’ INNANZI LA CHIESA PARROCCHIALE ANTICA DI NICHELINO DAVANTI PIAZZA G. DI VITTORIO IN CUI SI SVOLGE LA FIERA DI SAN MATTEO
“Il desiderio di contribuire alla festa patronale della nostra città nasce esclusivamente dal voler condividere, una volta di più, i valori alla base del nostro vivere e agire: famiglia, lavoro, coraggio, successo. Strategicamente anche un’opportunità utile a promuovere alcune importanti opere residenziali in corso di realizzazione che, oltre a produrre ricaduta e lavoro sul territorio, concorrono altresì a migliorare l’aspetto urbano e l’immagine della nostra comunità. Siamo davvero dispiaciuti della decisione assunta dal Comune. Di fatto, per noi, un ostracismo”, affermano in coro gli amministratori della società, assistiti dall’avvocato Gianluca Bauzone del Foro di Torino, uno dei legali del collegio defensionale dell’azienda.
Ma, in tutto questo, ci sono anche altre due note di colore. Appena fuori dal perimetro della fiera, fanno bella mostra di sé, a intervalli, alcuni camion vela allestiti con la pubblicità dinamica della Tuccio Costruzioni. Una scena alla Guareschi, verrebbe quasi da pensare.
Poi, il gran finale altrettanto degno di nota…in tutti i sensi. “Che cosa faremo con l’importo della mancata sponsorizzazione? Fonderemo una grande campana commemorativa dedicata alla memoria del nostro indimenticato Fondatore Orazio Tuccio, prematuramente scomparso nel 2012, da destinare entro l’anno a un amato Santuario piemontese. Il modo migliore per dare voce, fermare nel tempo e affermare nel bronzo proprio quei principi scritti nel nostro Dna, tra cui la fede e l’operosità, che il Sindaco Tolardo ci ha impedito di condividere con i nostri concittadini e le persone che conosciamo e amiamo da sempre nella più importante ricorrenza nichelinese”, chiosano Alessio Tallarico ed Elia Snidero.
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