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Ferrero contro Baccolla, continua lo scontro in maggioranza a Lauriano: “Pochezza politica evidente a tutti”

Dopo mesi di silenzio, il consigliere di maggioranza Riccardo Ferrero attacca la Giunta e accusa l’amministrazione di inerzia

Ferrero contro Baccolla, continua lo scontro in maggioranza a Lauriano: “Pochezza politica evidente a tutti”

Riccardo Ferrero e Mara Baccolla

Dopo mesi di calma apparente, a Lauriano torna a farsi sentire Riccardo Ferrero, consigliere comunale eletto nella maggioranza della sindaca Mara Baccolla, ma ormai da tempo politicamente indipendente. Il suo sfogo, affidato a una nota pubblica, suona come una resa dei conti con l’amministrazione che lo aveva sostenuto alle urne.

Ferrero parla di un “lungo silenzio estivo-autunnale” e si chiede se la Giunta esista ancora o si sia “persa tra le riflessioni post alluvione e la vicenda della cascina Sreja”. Secondo lui, la maggioranza si limita a comparire alle manifestazioni, ma non dà più segni di vita amministrativa. “Siamo allo smarrimento totale – scrive – forse perché non abbiamo più le preferenze ottenute alle ultime elezioni, o perché siamo intrappolati in intrecci di situazioni poco favorevoli”.

Nel suo intervento, il consigliere punta il dito contro la paralisi del gruppo di governo e una crisi che, dice, “rispecchia quella del progressismo e del qualunquismo nazionale”. Ferrero rincara la dose sostenendo che“i suoi limiti amministrativi sono stati sbandierati dalla maggioranza fin dal 2023”, ma ribatte che ora “la pochezza politica” della Giunta è palese a tutti e “viaggia parallela alla mancanza di notizie e trasparenza”.

A fare da esempio, cita la nuova piazza, “servita senza neppure un’inaugurazione”, segno – secondo lui – di un’amministrazione che non sa più comunicare neppure le opere realizzate. “È inutile – aggiunge – confondere il consenso culturale o amicale con quello politico: quest’ultimo è sempre più basso, perché sempre meno vi apprezzano”.

Il suo appello finale è una domanda che suona come una provocazione: “A quando una svolta?”

Il Comune di Lauriano

Gelo politico tra Ferrero e Baccolla:
se la maggioranza non parla più la stessa lingua

In principio doveva essere una squadra unita, quella di Mara Baccolla, sindaca di Lauriano, e del medico Riccardo Ferrero, eletto nella lista Impegno Comune per Lauriano e Piazzo. Ma a due anni e mezzo dalle elezioni, la loro alleanza è ormai solo un ricordo. Tra i due, oggi, c’è un muro politico e personale.

Tutto comincia già nei primi giorni della nuova amministrazione, quando la sindaca vara la Giunta e Ferrero resta fuori. Una scelta che lui definisce «una sorpresa amara», spiegando di essere stato “trattato malissimo”. Da allora il consigliere, pur restando formalmente nella maggioranza, inizia a muoversi da battitore libero.

Il dissenso si manifesta in più occasioni. Dopo l’alluvione che ha colpito la zona nell'aprile scorso, Ferrero critica apertamente la Giunta accusandola di “inerzia e mancanza di trasparenza”. In Consiglio comunale, il suo voto spesso si allinea con quello della minoranza. La sindaca replica parlando di “sciacallaggio politico”, ma la frattura ormai è aperta.

Il punto di non ritorno arriva con il caso dei “bambini fantasma”, due fratellini scoperti a Lauriano ma mai registrati all’anagrafe. Ferrero presenta un’interrogazione e sostiene che «più di una persona dell’amministrazione era al corrente dei fatti». Parole che fanno esplodere la maggioranza: il gruppo di Baccolla lo accusa di comportamento ambiguo e strumentale, arrivando a chiedergli le dimissioni. Ferrero non arretra: «Non sono una spia, e non mi dimetto».

Da allora il dialogo si è trasformato in un silenzio gelido. Il consigliere continua a denunciare pubblicamente quella che definisce la “pochezza politica” dell’amministrazione, accusandola di vivere di eventi e apparizioni pubbliche mentre il paese “resta senza guida”. La sindaca, dal canto suo, non commenta più direttamente le sue esternazioni.

Oggi Ferrero è rimasto formalmente nella maggioranza, ma in realtà ne è il principale oppositore interno. Il suo ultimo intervento — quello in cui si domanda se “l’amministrazione esiste ancora o si è persa” — sembra suonare come l’atto finale di un rapporto politico ormai al capolinea.

E a Lauriano, dove le fratture personali diventano presto fratture civiche, la domanda che serpeggia è sempre la stessa: quanto potrà ancora reggere una maggioranza che non parla più la stessa lingua?

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