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03 Novembre 2025 - 20:14
												L’Italia invasa dai marchi cinesi (foto di repertorio)
Ottobre segna un mese debole per il mercato automobilistico italiano, penalizzato dall’attesa per i nuovi incentivi auto che hanno visto la luce solo il 22 ottobre. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), le immatricolazioni sono state 125.826, in calo dello 0,6% rispetto a ottobre 2024. Gli operatori del settore indicano proprio la lunga attesa per l’avvio della piattaforma di erogazione degli incentivi, soprattutto per le auto elettriche, come la principale causa del rallentamento.
Il bilancio dei primi dieci mesi del 2025 conferma un andamento negativo: da gennaio a ottobre le immatricolazioni complessive sono state 1.293.366, con una flessione del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. In controtendenza, però, si registra la crescita vertiginosa dei marchi cinesi, che nei primi dieci mesi del 2025 hanno guadagnato una quota del 7,9% contro il 4,6% dell’anno precedente. Il marchio Byd ha immatricolato 1.867 vetture, quattro volte in più rispetto a ottobre 2024.
A distinguersi nel panorama nazionale è Stellantis, che segna un risultato positivo nonostante il contesto difficile. Il gruppo ha venduto a ottobre 33.704 auto, pari a un aumento del 5,2% rispetto allo stesso mese del 2024. La quota di mercato è così salita al 26,8%, contro il 25,3% di un anno fa. Nei primi dieci mesi, però, le immatricolazioni totali del gruppo sono state 367.321, in calo del 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una quota complessiva del 28,2% (era 29,9% un anno fa).
La managing director di Stellantis Italia, Antonella Bruno, ha commentato: «Questi risultati testimoniano la solidità della strategia Stellantis e la capacità del gruppo di rispondere alle sfide del mercato». Il gruppo – e in particolare il marchio Fiat – resta saldo al primo posto nel mercato italiano grazie alle ottime performance della Grande Panda e della Fiat Pandina, sempre al vertice con una quota del 6%. Bene anche la Jeep Avenger, terza in classifica con il 3,2%, e la Citroën C3, quinta con il 2,4%.

ANTONELLA BRUNO STELLANTIS
Le previsioni del Centro Studi Promotor per l’intero 2025 indicano 1.502.836 immatricolazioni, con una contrazione del 3,6% rispetto al 2024 e del 21,6% rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia.
L’Unrae segnala invece il consolidamento del mercato delle auto a Gpl, che nel mese di ottobre rappresentano il 9,6% delle immatricolazioni, una quota ormai analoga a quella delle vetture diesel (9,3%), da anni penalizzate da normative ambientali e restrizioni locali alla circolazione. Le auto elettrificate – dalle mild hybrid alle full hybrid, fino alle plug-in e alle elettriche pure (Bev) – continuano invece a dominare, rappresentando oltre il 58% delle immatricolazioni del mese.
La Federauto sottolinea come le vendite siano sostenute soprattutto dai concessionari, grazie alle autoimmatricolazioni e al noleggio, mentre il mercato dei privati continua a diminuire.
Un quadro, dunque, in chiaroscuro: l’attesa degli incentivi ha frenato le vendite, ma la spinta dei marchi cinesi e la solidità del gruppo Stellantis dimostrano che, anche in un contesto difficile, l’industria automobilistica italiana resta un punto fermo nel mercato europeo.
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