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Allarme scabbia in Piemonte: casi più che raddoppiati in due anni, record a Torino

Nel 2024 oltre 2.200 segnalazioni e 267 focolai, secondo il report Seremi. Colpiti soprattutto bambini e anziani

Scabbia in Piemonte, l’impennata che preoccupa: 2.239 casi nel 2024 e 267 focolai

Scabbia in Piemonte, l’impennata che preoccupa: 2.239 casi nel 2024 e 267 focolai

In Piemonte cresce l’allarme per la scabbia, con numeri che segnalano un incremento costante e preoccupante. Secondo il nuovo report del Seremi – il Servizio regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive – nel 2024 sono stati notificati 2.239 casi in tutta la regione, pari a 53 ogni 100mila abitanti. Un dato che, rispetto al 2022, evidenzia un raddoppio dei casi e conferma una tendenza in crescita negli ultimi due anni.

L’analisi mostra come l’aumento sia diffuso in tutto il territorio, ma con una forte concentrazione nel capoluogo: Torino e la sua provincia registrano i numeri più alti. Nel 2024 si contano 925 casi solo nell’area metropolitana, con 450 segnalazioni provenienti dall’Asl Città di Torino. Un’impennata del 156,2% rispetto ai 361 casi notificati nel 2021.

Il report Seremi segnala anche 267 focolai accertati nel corso del 2024, un dato che conferma la capillarità del contagio. Nello stesso periodo, sono stati documentati due episodi significativi: due casi all’ospedale di Settimo Torinese lo scorso agosto e quattordici casi in una casa di riposo di Rivarolo Canavese il 22 ottobre.

Il quadro delineato dal Servizio regionale indica che l’aumento dei casi riguarda tutte le fasce d’età, ma con particolare incidenza tra bambini in età scolare e anziani, due categorie considerate più vulnerabili. Tra gli oltre 2mila casi segnalati, 1.026 hanno riguardato donne, pari al 46% del totale.

Il documento, pubblicato a fine ottobre 2025, fotografa un fenomeno che non può più essere considerato isolato: in soli due anni, la scabbia in Piemonte è passata da 836 casi nel 2021 a 2.239 nel 2024, triplicando di fatto la sua presenza. Il 2023 e il 2024 rappresentano il biennio con l’impennata più marcata, con segnalazioni più che raddoppiate.

Le autorità sanitarie sottolineano la necessità di mantenere alta la sorveglianza e di potenziare gli interventi di prevenzione e diagnosi precoce, soprattutto nelle strutture collettive e sanitarie dove il rischio di trasmissione è più elevato.

La scabbia in Piemonte, focus Torino. Edizione 2025, dati 2024, report a cura di Seremi

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