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Da Pietro Micca allo Statuto Albertino, il Centro Gianni Oberto rilancia la memoria storica piemontese

Nuovo direttivo insediato a Palazzo Lascaris: tra i primi temi le battaglie che segnarono Torino e le radici dell’Italia unita

Da Pietro Micca allo Statuto Albertino, il Centro Gianni Oberto rilancia la memoria storica piemontese

Da Pietro Micca allo Statuto Albertino, il Centro Gianni Oberto rilancia la memoria storica piemontese

Raccontare e custodire la storia del Piemonte, attraverso i luoghi, le date e i protagonisti che ne hanno segnato l’identità. È questa la missione del nuovo direttivo del Centro Gianni Oberto, insediatosi oggi a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, sotto il coordinamento del presidente Davide Nicco e della consigliera Nadia Conticelli.

Il Centro, dedicato alla valorizzazione della cultura e della memoria piemontese, si propone di tutelare e diffondere la conoscenza storica con iniziative divulgative, eventi e pubblicazioni. «Nel mandato precedente il Gianni Oberto ha lavorato egregiamente – ha dichiarato Nicco – con tante iniziative portate a termine e con la realizzazione dell’inno del Piemonte, che rappresenta un simbolo di identità regionale».

Anche Nadia Conticelli ha ribadito la volontà di ampliare il perimetro culturale del Centro: «È importante che, nella nostra attività, si ricordi anche la figura di Giovanni Giolitti, protagonista di una stagione fondamentale della nostra storia politica».

Durante la riunione inaugurale, sono stati individuati i temi principali di lavoro che caratterizzeranno il nuovo ciclo di attività, elaborati con il contributo della presidenza del Consiglio regionale. Tra i componenti del Comitato figurano Giuliana Giai, Lara Merla, Fabrizio Nucera, Andrea Pennini, Gianfranco Visca, Gianni Firera, Claudio Bertolotti e Valter Serra.

Palazzo Lascaris - MuseoTorino

Palazzo Lascaris

Le prime iniziative si concentreranno su alcune date chiave della storia piemontese e nazionale: il 4 marzo 1848, giorno della promulgazione dello Statuto Albertino, considerato la base giuridica su cui si fondò lo Stato italiano fino al 1948; il 17 marzo 1861, con la nascita del Regno d’Italia, quando lo Statuto divenne la carta fondamentale della nuova nazione unita; e infine il 29-30 agosto 1706, data dell’assedio di Torino durante la Guerra di successione spagnola, in cui Pietro Micca sacrificò la vita per salvare la città dall’esercito francese.

Non mancherà uno spazio di approfondimento dedicato a una delle pagine più drammatiche della storia torinese, la strage del 1864, scoppiata in seguito ai moti per lo spostamento della capitale da Torino a Firenze, che costò la vita a 62 persone e lasciò 138 feriti.

Con il nuovo corso, il Centro Gianni Oberto punta a costruire un percorso di divulgazione e partecipazione che unisca rigore storico e coinvolgimento civico, promuovendo nelle scuole e nei territori la conoscenza del passato piemontese come patrimonio comune e strumento di identità collettiva.

Consiglio regionale

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