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30 Ottobre 2025 - 09:11
Prime nevicate sulle montagne piemontesi: Bardonecchia si risveglia imbiancata
Una perturbazione atlantica rapida ma intensa ha attraversato nella notte il Piemonte, portando con sé piogge abbondanti, vento e le prime nevicate significative della stagione. Il passaggio del fronte, transitato tra la tarda serata di ieri e le prime ore del mattino, ha colpito soprattutto l’Appennino alessandrino, dove in alcune zone si sono registrati accumuli pluviometrici superiori agli 80 millimetri, in particolare nell’area di Fraconalto, al confine con la Liguria.
Sul resto della regione le precipitazioni sono risultate più contenute, ma diffuse. Nelle ultime 24 ore i pluviometri hanno segnato tra 10 e 20 millimetri di pioggia, con valori inferiori sulle pianure del centro-sud, ma più consistenti nelle valli torinesi e cuneesi e intorno al Lago Maggiore, dove i temporali si sono concentrati nella fase centrale della notte.
Il fronte freddo in arrivo da ovest ha fatto crollare le temperature, determinando un calo netto della quota neve, scesa in alcune aree fin sotto i 1.500 metri. Nella Val di Susa, tra le due e le tre di notte, si è verificata anche una breve fase di neve umida fino a mille metri, fenomeno che ha imbiancato per la prima volta dall’inizio dell’autunno il centro di Bardonecchia. Una nevicata che ha sorpreso i residenti, con uno scenario quasi invernale e le montagne circostanti già coperte di bianco.
Più in alto, nel comprensorio di Sestriere, l’episodio è stato più consistente: i rilievi segnalano circa 20 centimetri di neve fresca caduta in poche ore, un dato che fa ben sperare per la stagione sciistica ormai alle porte. Sulle cime più alte del Cuneese e del Torinese si sono registrati accumuli simili, con fiocchi che hanno attecchito stabilmente oltre i 1.800 metri.
Il rapido miglioramento atteso in giornata non impedirà tuttavia un’ulteriore discesa termica nelle prossime ore. L’Arpa Piemonte segnala infatti che l’aria più fredda in quota manterrà un clima rigido anche domani, con minime sotto zero nelle vallate alpine e gelate notturne diffuse. La situazione dovrebbe tornare più stabile nel fine settimana, ma con temperature ancora tipicamente invernali.
Il passaggio perturbato segna di fatto la fine del lungo autunno mite e l’inizio della fase meteorologica che condurrà verso l’inverno. Per gli operatori turistici delle località montane, in particolare dell’Alta Val Susa, si tratta di un segnale positivo dopo settimane di attesa e temperature anomale. A Bardonecchia, Sestriere e Prali si comincia già a parlare di preparativi per l’apertura degli impianti, prevista nelle prossime settimane.
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