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La rivoluzione silenziosa dell’asfalto: così il Comune dichiara guerra alle buche

Un macchinario giallo, tre operai e una strategia semplice ma efficace: manutenzione diffusa per strade più sicure e meno sprechi. L’idea dell’assessore Boggio convince i cittadini

La rivoluzione silenziosa

La rivoluzione silenziosa dell’asfalto: così il Comune dichiara guerra alle buche

Niente grandi cantieri, nessun annuncio altisonante. A San Giusto Canavese, la manutenzione delle strade si fa con discrezione, metodo e un pizzico di ironia. Ieri, chi ha attraversato le vie del paese ha visto in azione un grande macchinario giallo, affiancato da tre operai intenti a lavorare con precisione quasi artigianale sul manto stradale. Non un episodio isolato, ma l’ennesimo tassello di una campagna di manutenzione intelligente promossa dal Comune per contrastare le buche prima che diventino voragini.

L’iniziativa, ideata e coordinata dall’assessore alla viabilità Leandro Boggio, è la prosecuzione di un metodo già sperimentato lo scorso anno, e che ha dato risultati concreti. «Non servono grandi opere per migliorare la qualità della vita — si legge nel post pubblicato dal Comune — basta agire per tempo, con attenzione e continuità». E così è stato.

Per tre giornate consecutive, una squadra specializzata ha percorso le vie di San Giusto intervenendo su decine di piccole buche sparse sul territorio. L’obiettivo è chiaro: evitare che piccoli cedimenti dell’asfalto si trasformino, con pioggia e gelo, in problemi strutturali molto più costosi da risolvere.

Il costo complessivo dell’operazione è stato di circa 13.000 euro, una cifra contenuta se confrontata con quella necessaria per asfaltare per intero una singola strada, intervento che — spiegano dal Comune — può arrivare a costare fino a dieci volte tanto. «Con la stessa somma — sottolineano gli amministratori — riusciremmo a sistemare solo un tratto, mentre così manteniamo in ordine tutta la rete viaria del paese».

Un approccio pragmatico, che guarda al lungo periodo. L’idea, come spiega Boggio, è quella di trattare le strade come un bene comune da preservare nel tempo, un po’ come si fa con la propria casa: manutenzione costante, piccoli interventi regolari, nessuna attesa del danno irreparabile. Il risultato è una rete stradale più sicura, più ordinata e più piacevole da percorrere, anche per chi ogni giorno attraversa il paese a piedi o in bicicletta.

Il macchinario giallo, protagonista involontario di questa piccola rivoluzione quotidiana, è diventato quasi una presenza familiare per i residenti. «Sembrava una missione epica, la lotta contro le buche», scherza il post, raccontando con tono leggero una scelta amministrativa che di banale non ha nulla. Perché dietro al gesto c’è un’idea precisa di buon governo locale: attenzione alle risorse, priorità alla sicurezza, rispetto per la quotidianità dei cittadini.

Le immagini pubblicate sui canali del Comune hanno raccolto centinaia di reazioni e commenti positivi. Molti residenti hanno apprezzato non solo l’intervento, ma anche la trasparenza e il tono ironico con cui l’amministrazione ha scelto di comunicarlo. «È raro che la manutenzione stradale venga raccontata con leggerezza — osserva un cittadino — ma questo modo di parlare delle cose pratiche del paese dà fiducia».

D’altra parte, San Giusto ha costruito negli ultimi anni una reputazione di Comune “concreto”, attento più alla sostanza che ai proclami. E l’intervento sulle buche, per quanto possa sembrare marginale, ne è l’esempio più efficace. «Non sarà un’opera da prime pagine — scrive ancora l’amministrazione — ma è un gesto di cura quotidiana, fatto pensando alle esigenze vere del paese».

Un messaggio che si chiude con una frase che sintetizza lo spirito dell’iniziativa: «Le cose fatte bene non fanno rumore, ma si vedono… camminandoci sopra». In un’epoca in cui la visibilità sembra contare più del risultato, San Giusto Canavese rivendica la forza della normalità, quella fatta di piccoli gesti che migliorano davvero la vita di tutti.

E così, mentre altrove si moltiplicano le polemiche su strade dissestate e lavori infiniti, l'amministrazione tiene aggiornati i cittadini senza grandi proclami. Qui si sperimenta una via di mezzo tra efficienza e buon senso, che funziona proprio perché è semplice. Tre uomini, un macchinario e una filosofia: intervenire subito, spendere poco, evitare guai. È la politica del passo dopo passo, la stessa che tiene insieme il senso civico e la responsabilità amministrativa.

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