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28 Ottobre 2025 - 18:08
A Venaria Reale multa da 1.200 euro: fototrappole e segnalazione Gesin inchiodano un recidivo vicino piazza De Gasperi
Una passeggiata come tante, i cani al guinzaglio tra il verde attorno a piazza De Gasperi. Poi, il gesto che in molti avevano segnalato da tempo: nessuna busta, nessun segno di pulizia, solo l’ennesimo bisogno lasciato a terra. Ma questa volta a osservare c’erano le fototrappole della Polizia Locale di Venaria Reale, attivate su richiesta del Comune dopo le numerose lamentele degli operatori di Gesin, la società partecipata che si occupa della manutenzione del verde pubblico.
Il risultato è arrivato dopo alcune settimane di indagine: un cittadino, colto più volte a non raccogliere le deiezioni dei propri animali, è stato multato per 1.200 euro, la sanzione più alta mai comminata in città per questo tipo di infrazione. Accanto a lui, un altro trasgressore è stato sanzionato con 100 euro per un episodio singolo. Due casi che hanno fatto scalpore non solo per l’entità delle multe, ma perché raccontano con chiarezza come anche la tecnologia possa diventare strumento di civiltà.
Tutto è partito da una segnalazione interna: gli addetti di Gesin avevano segnalato difficoltà nel tagliare l’erba nelle aree verdi del quartiere, ormai impraticabili per la quantità di escrementi accumulati. Da lì, l’intervento di Palazzo Civico, che ha chiesto un controllo mirato alla Polizia Locale. Gli agenti hanno quindi installato telecamere mobili e fototrappole nascoste, posizionandole in punti strategici. Le immagini, esaminate nei giorni successivi, hanno mostrato senza ambiguità l’uomo che, in diverse occasioni, portava a passeggio i cani e li lasciava sporcare senza raccogliere nulla.

Una condotta reiterata, che ha fatto scattare la sanzione massima prevista dal regolamento comunale. Le autorità hanno sottolineato che il provvedimento non nasce da un accanimento, ma dalla necessità di dare un segnale forte di rispetto e responsabilità verso il bene comune.
La vicenda ha riacceso il tema del decoro urbano, troppo spesso compromesso da comportamenti incivili che rendono parchi, marciapiedi e aree verdi luoghi sgradevoli e insicuri. «Raccogliere i bisogni del proprio animale – ricordano dal Comune – non è solo un obbligo di legge, ma un gesto minimo di educazione e rispetto verso chi condivide gli stessi spazi». La multa, spiegano gli agenti, ha un valore esemplare: non tanto per il denaro, quanto per il messaggio che invia a tutta la cittadinanza.
La tecnologia, in questo caso, si è dimostrata un alleato prezioso: non sostituisce la vigilanza umana, ma rende più efficace e oggettiva l’azione di controllo, evitando contestazioni e fornendo prove concrete. In tempi in cui le risorse delle Polizie Locali sono spesso limitate, sistemi come le fototrappole consentono di intervenire in modo mirato, dove le segnalazioni dei cittadini o degli operatori segnalano criticità.
Ma, al di là dei numeri e delle sanzioni, resta il significato più profondo di questo intervento: un richiamo al senso civico. La cura della città non si misura solo dalle ordinanze o dai verbali, ma dalla responsabilità diffusa dei cittadini, dalla consapevolezza che lo spazio pubblico è un bene collettivo, da preservare ogni giorno con piccoli gesti.
Il Comune di Venaria Reale intende proseguire sulla strada dei controlli tecnologici e delle campagne di sensibilizzazione, convinto che solo la combinazione tra prevenzione, educazione e sanzione possa produrre un cambiamento reale.
Un prato pulito, d’altronde, non è solo più bello: è segno di rispetto reciproco, di attenzione per chi lavora per mantenerlo e per chi lo vive – famiglie, bambini, anziani. E ogni volta che una multa serve a ricordarlo, non è solo punizione: è un passo avanti verso una città più civile.
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