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Francesco Baccini dedica una canzone a Matilde Lorenzi: un inno alla vita per la giovane sciatrice scomparsa

“Matilde Lorenzi” sarà la colonna sonora del docufilm su Kristian Ghedina: un omaggio pieno di luce, forza e libertà

 Matilde Lorenzi

Matilde Lorenzi

Con una ballata intensa e dal titolo che porta semplicemente il suo nome, Francesco Baccini rende omaggio a Matilde Lorenzi, la giovane sciatrice della Nazionale juniores, tesserata con l’Esercito, morta a soli 19 anni in un tragico incidente durante un allenamento in Val Senales, un anno fa. La canzone, intitolata “Matilde Lorenzi”, uscirà il 24 ottobre e anticipa il nuovo album del cantautore per Azzurra Music. Sarà anche la colonna sonora del docufilm “Kristian Ghedina: storie di sci” di Paolo Galassi, dedicato ai settant’anni di Olimpiadi italiane e realizzato nell’ambito dell’Olimpiade Culturale con l’obiettivo di promuovere i valori olimpici e paralimpici attraverso la cultura e il patrimonio italiano.

Nel testo della canzone, Baccini canta: «E sono libera / Sposa della gravità / Gli occhi brillano / La mia vita è tutta qua». Il brano, spiegano i familiari di Matilde Lorenzi, racchiude il suo spirito e la sua energia. «Il brano racchiude la forza di Mati, la sua voglia di vivere pienamente», racconta la famiglia.

L’approccio del cantautore genovese non è malinconico: “Matilde Lorenzi” celebra la gioia di vivere, la passione e la determinazione di chi affronta la vita con coraggio. È un inno luminoso alla libertà, alla leggerezza e all’intensità di una giovane esistenza spezzata troppo presto. «Ero rimasto molto colpito dalla notizia dell’incidente di Matilde Lorenzi. C’è qualcosa di inconcepibile nel perdere la vita a 19 anni, è inaccettabile. Quando mi sono messo al piano – racconta Baccini – gli accordi e le parole sgorgavano naturalmente. Questa campionessa era una ragazza che stava vivendo al cento per cento la sua passione, volevo che questo brano celebrasse la gioia e la libertà della sua esistenza, la bellezza della vita».

Baccini aggiunge poi un pensiero che racchiude il senso più profondo della sua dedica: «Peggio di morire c’è solo non aver vissuto pienamente. Mi piacerebbe che il ricordo di Matilde spingesse soprattutto i più giovani a cercare quale passione li fa vibrare davvero nel profondo».

I genitori della sciatrice hanno voluto ringraziare il cantautore con parole cariche di affetto: «Vogliamo ringraziare di cuore Francesco per aver scritto “Matilde Lorenzi”, un brano che racchiude la forza di Mati, la sua voglia di vivere pienamente, libera e “più forte della gravità”. È una canzone cucita su di lei, perché “la corsa non finisce qua, come il sole non si spegnerà” — ed è davvero così. Mati vive in noi e con noi, e il suo Sole continuerà a splendere, luminoso e pieno di vita, proprio come sapeva splendere lei. Un ricordo che diventa musica. Per sempre».

Il brano è accompagnato da un videoclip firmato da Paolo Galassi, realizzato con le immagini originali di Matilde Lorenzi messe a disposizione dalla famiglia. «Avevamo i video di Matilde concessi dalla famiglia Lorenzi che raccontano più di tutto. L’energia di Francesco e il brano straordinario fanno il resto. Ho voluto pertanto realizzare un video senza troppe artificiosità, esattamente come il film, naturale, vivo e vibrante», spiega il regista.

Così, a un anno dalla tragedia, la voce di Francesco Baccini restituisce al pubblico l’immagine di Matilde Lorenzi non come simbolo di dolore, ma come esempio luminoso di vita piena, di libertà e di amore per ciò che si ama fino in fondo.

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