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13 Ottobre 2025 - 12:23
“Cosa faresti per amore?”: la campagna del Regina Margherita vince il premio Areté 2025 per la comunicazione pubblica
Un messaggio semplice, diretto e profondamente umano: “Cosa faresti per amore?”. Con questa domanda, diventata virale tra le vie di Torino e sui social, la campagna ideata dall’Agenzia Armando Testa in collaborazione con l’Ospedale Infantile Regina Margherita, la Scuola di Specialità in Igiene e la Rete Oncologica Piemonte–Valle d’Aosta, ha conquistato il Premio Areté 2025 nella categoria Comunicazione Pubblica, assegnato durante il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale all’Università Bocconi di Milano.
La motivazione della giuria è chiara: una “campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione contro l’HPV che riesce ad arrivare a un pubblico giovane con intelligenza ed emozione narrativa”. E in effetti, la forza del progetto è tutta nella sua capacità di coniugare informazione sanitaria e linguaggio empatico, riuscendo a parlare ai ragazzi nella loro lingua, senza paternalismi né tecnicismi.
L’obiettivo, spiegano i promotori, era quello di informare e sensibilizzare le fasce più giovani sull’infezione da Papilloma Virus (HPV), una delle più comuni al mondo e causa di gravi malattie oncologiche, invitando a partecipare all’Open Day vaccinale organizzato al Regina Margherita. Una giornata dedicata alla prevenzione e alla conoscenza, ma anche un’occasione per abbattere pregiudizi e diffidenze.
La campagna è stata costruita con una strategia in due fasi. La prima, teaser, ha preso vita la mattina del 14 febbraio 2025, giorno di San Valentino: un’azione “guerrilla” diffusa per le strade di Torino, dove manifesti e proiezioni con la sola domanda “Cosa faresti per amore?” hanno incuriosito i cittadini. Pochi giorni dopo, il 17 febbraio, è arrivato il reveal con una risposta sorprendente e potente: “Il vero gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV”.
A quel punto, la campagna si è diffusa su più canali – affissioni, stampa, radio, video web e social network – grazie anche alla partecipazione spontanea di numerosi talent e influencer che hanno prestato la propria immagine alla causa, amplificando il messaggio in modo autentico e partecipato.
Il successo del progetto non è solo comunicativo, ma anche culturale e sociale. In un contesto in cui parlare di vaccini, soprattutto tra i giovani, è spesso complesso, la campagna ha ribaltato la prospettiva, spostando il discorso dal dovere alla cura verso sé stessi e verso gli altri. “L’amore” diventa così una metafora universale di responsabilità e prevenzione, un linguaggio capace di attraversare le generazioni e le paure.
Il riconoscimento ottenuto al Premio Areté — il più prestigioso in Italia nel campo della comunicazione responsabile — conferma l’efficacia di un modello di informazione pubblica che sceglie la creatività al servizio della salute collettiva. Un approccio che, con intelligenza e sensibilità, riesce a tradurre temi scientifici in messaggi accessibili, promuovendo comportamenti virtuosi e consapevoli.
Per l’Ospedale Regina Margherita, la campagna rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di educazione sanitaria e prevenzione oncologica portato avanti da anni con la Rete Oncologica regionale. E per Armando Testa, agenzia storicamente legata ai grandi progetti sociali, un riconoscimento che premia la capacità di unire creatività e impatto civile.
La domanda, “Cosa faresti per amore?”, è tornata a risuonare proprio là dove era nata: tra le corsie del Regina Margherita e nelle piazze del Piemonte, come promemoria di un gesto semplice ma fondamentale. Perché, come ricorda la campagna, vaccinarsi è davvero un atto d’amore.
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