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Salute mentale, l’ospedale Sant’Anna in prima linea per l’(H) Open Day del 10 ottobre

Un servizio di supporto psicologico gratuito per le donne e oltre 140 ospedali Bollino Rosa coinvolti in tutta Italia nella Giornata mondiale dedicata alla salute della mente

Salute mentale

Salute mentale, l’ospedale Sant’Anna in prima linea per l’(H) Open Day del 10 ottobre

Il 10 ottobre la Giornata mondiale della Salute Mentale torna a ricordare quanto la cura della mente sia una questione di salute pubblica, non un tabù. A Torino, l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute e della Scienza parteciperà all’(H) Open Day sulla Salute Mentale, promosso da Fondazione Onda ETS, offrendo un servizio gratuito di supporto telefonico dalle 10 alle 13 al numero 011 3134067. L’iniziativa, alla sua dodicesima edizione, punta a sensibilizzare sulla diagnosi precoce, abbattere lo stigma e avvicinare i cittadini alle strutture di aiuto.

Il Sant’Anna si concentrerà in particolare sul counseling psicologico legato al dolore da endometriosi, vulvodinia e dolore pelvico cronico femminile, patologie che troppo spesso vengono trattate solo come problemi fisici, senza un’adeguata attenzione agli effetti psicologici e sociali che comportano. “I disturbi psichici impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita, investendo gli ambiti personale, familiare, relazionale e lavorativo – spiega Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda ETS –. Chiedere aiuto rappresenta il primo passo fondamentale per affrontare il problema e migliorare il benessere complessivo.”

L’iniziativa non si ferma a Torino. In tutta Italia, oltre 140 ospedali con il Bollino Rosa – il riconoscimento assegnato da Onda alle strutture che offrono servizi dedicati alla salute femminile – apriranno le porte con visite psichiatriche, colloqui psicologici, sportelli d’ascolto, test di autovalutazione, incontri e conferenze. Un’azione diffusa e coordinata per portare la salute mentale fuori dagli ambulatori e dentro la quotidianità.

L’attenzione sarà rivolta ai disturbi d’ansia, depressione, schizofrenia, psicosi, disturbi del comportamento alimentare, dell’umore e del sonno. L’obiettivo è duplice: informare e intercettare chi, spesso per vergogna o paura, non ha mai chiesto aiuto. Tutti i servizi attivi e le modalità di partecipazione sono consultabili dal 30 settembre sul sito www.bollinirosa.it, nella sezione “consulta i servizi offerti”, dove è possibile cercare le strutture aderenti per regione, provincia e area specialistica.

Fondazione Onda ETS, nata come Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, dal 2007 assegna il Bollino Rosa agli ospedali che si distinguono per qualità, accoglienza e attenzione verso la medicina di genere. Ad oggi, la rete conta 361 strutture in tutta Italia, impegnate nella prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, ma anche nella promozione di un approccio integrato che tenga conto delle differenze di genere in ogni percorso clinico-assistenziale.

Non è un dettaglio tecnico: riconoscere le differenze biologiche, sociali e culturali tra donne e uomini nella progettazione dei servizi sanitari significa migliorare l’efficacia delle cure e favorire una maggiore equità di accesso. È un modo concreto per garantire il diritto alla salute come valore universale e non discriminante.

Accanto alle attività mediche, l’Open Day avrà anche una dimensione divulgativa, con punti informativi, materiali divulgativi e incontri pubblici per diffondere consapevolezza su temi ancora troppo poco discussi. La salute mentale, ricorda Onda, “non riguarda solo chi è in cura, ma tutta la comunità: la capacità di ascoltare, riconoscere e intervenire per tempo è parte di un patto sociale che ci riguarda tutti”.

La campagna di quest’anno si inserisce nel ventennale della Fondazione Onda, che con questa edizione ribadisce il proprio impegno nel contrasto allo stigma e nella costruzione di una cultura della salute mentale fondata sull’empatia e sulla conoscenza. “La speranza – aggiunge Merzagora – è che ogni persona impari a considerare la mente non come un luogo di fragilità, ma come parte essenziale della propria salute”.

L’iniziativa gode del patrocinio della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia (SINPF), della Società Italiana di Psichiatria Geriatrica (SIPG) e di Progetto Itaca, con la media partnership di Adnkronos Salute, Panorama della Sanità, Baby Magazine, Dottnet, Salutare e Tecnica Ospedaliera e il contributo incondizionato di ROVI Biotech e Viatris.

In un periodo storico in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala un aumento del 25% dei disturbi d’ansia e depressione post-pandemia, l’impegno degli ospedali Bollino Rosa diventa un presidio fondamentale contro l’isolamento, la solitudine e la paura di chiedere aiuto. Il messaggio che arriva da Torino e da tutta Italia è chiaro: la salute mentale non è un lusso, ma un diritto. E parlarne è il primo passo per difenderlo.

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