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Ivrea, 130 nuovi volontari cercasi: in Piazza Ottinetti torna “Goccia”, il progetto che propaga felicità

Sabato 4 ottobre la Fondazione di Comunità del Canavese e 14 associazioni del territorio scendono in piazza per raccontare il volontariato, promuovere la cultura del dono e coinvolgere cittadini di tutte le età

Ivrea, 130 nuovi volontari cercasi: in Piazza Ottinetti torna “Goccia”, il progetto che propaga felicità

Ivrea, 130 nuovi volontari cercasi: in Piazza Ottinetti torna “Goccia”, il progetto che propaga felicità

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Un pomeriggio per scoprire che donare il proprio tempo non è mai tempo perso. Sabato 4 ottobre 2025, a partire dalle ore 15, Piazza Ottinetti a Ivrea si trasformerà in una grande vetrina del volontariato canavesano grazie al progetto Goccia, promosso dalla Fondazione di Comunità del Canavese con il patrocinio del Comune di Ivrea.

L’iniziativa, dal titolo evocativo “Come una goccia, chi fa volontariato propaga felicità”, vedrà la partecipazione di 14 enti non profit del territorio, pronti a incontrare i cittadini, illustrare le proprie attività e soprattutto lanciare un appello: ci sono 130 posti disponibili per nuovi volontari. Un numero importante che racconta di un bisogno reale, ma anche di un’opportunità straordinaria per chi vuole mettere a disposizione competenze, energie o semplicemente buona volontà.

Il presidente della Fondazione di Comunità del Canavese, Augusto Vino, ha inviato un messaggio chiaro: si tratta di una chiamata collettiva, un invito a riscoprire il valore dell’impegno civile. “Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà per sempre nelle mani di tutti”, recita la frase di Rabindranath Tagore scelta come filo conduttore dell’iniziativa. Una citazione che racchiude lo spirito di questo progetto, capace di trasformare un gesto individuale in un bene comune.

Il pomeriggio in piazza sarà dunque un’occasione di incontro, confronto e, perché no, anche di scoperta personale. Non serve avere competenze particolari: bastano entusiasmo e desiderio di mettersi in gioco. Chi si fermerà ai gazebo delle associazioni partner del progetto troverà racconti, esperienze e percorsi concreti su come il volontariato possa cambiare la vita delle comunità ma anche quella di chi lo pratica. “Hai mai pensato di fare volontariato? Se la risposta è sì, stiamo cercando te!” è lo slogan che campeggia sulla locandina colorata dell’evento.

Ma l’appuntamento di Ivrea è anche l’occasione per parlare della realtà che lo promuove: la Fondazione di Comunità del Canavese. Nata nel 2015 grazie all’impegno congiunto di istituzioni, associazioni, cittadini e imprese, la Fondazione si presenta come un attore fondamentale per il territorio. Non è un ente che fornisce direttamente servizi, ma un catalizzatore di energie, capace di raccogliere risorse e metterle a sistema per sostenere progetti di utilità sociale. Tra i soci fondatori ci sono il Comune di Ivrea, Confindustria Canavese e la Cooperativa AEG, e nel corso degli anni la Fondazione ha potuto contare anche sul sostegno della Compagnia di San Paolo.

Il suo obiettivo principale è di promuovere la cultura del dono e la partecipazione civica, ricordando che ogni contributo – piccolo o grande – può fare la differenza. In dieci anni di attività la Fondazione ha sostenuto oltre 149 progetti, spaziando dal sostegno a soggetti fragili alla promozione di iniziative culturali ed educative, fino agli interventi in situazioni di emergenza, come avvenuto durante la pandemia. Tra i programmi più significativi ci sono i bandi “Diamo una mano al Canavese”, che permettono alle associazioni locali di ottenere finanziamenti per progetti sociali, e Canavese Comunità Competente, dedicato alla salute mentale dei giovani, con laboratori nelle scuole e percorsi di prevenzione.

Quella di Ivrea, insomma, non sarà solo una vetrina per i singoli enti coinvolti, ma anche un esempio concreto di come la Fondazione di Comunità del Canavese riesca a costruire reti e alleanze, a favorire la co-progettazione tra attori diversi e a consolidare un senso di appartenenza collettiva. Ogni evento diventa un tassello di una strategia più ampia: rafforzare la coesione sociale, stimolare la generosità e trasformare la solidarietà in un motore di sviluppo del territorio.

In un’epoca segnata dall’individualismo, il progetto Goccia invita a riscoprire l’importanza del legame sociale, ricordando che anche un piccolo contributo può propagarsi, proprio come una goccia d’acqua, generando cerchi concentrici di solidarietà. Sabato pomeriggio, chiunque abbia voglia di mettersi in gioco potrà trovare in Piazza Ottinetti un’occasione concreta per dire di sì a un impegno che resta nelle mani di tutti.

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