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06 Ottobre 2025 - 10:30
Luciana Littizzetto commuove il pubblico: “Grazie Flotilla, siete stati gesto, non parole” (VIDEO)
Luciana Littizzetto torna davanti alle telecamere di Che Tempo Che Fa e lo fa con una letterina dal forte impatto politico ed emotivo. Non una delle sue consuete ironie sul costume italiano, ma un messaggio diretto, profondo e indignato rivolto alle attiviste e agli attivisti della Global Sumud Flotilla, la missione pacifista internazionale che ha tentato di portare aiuti umanitari via mare a Gaza.
“Grazie per il coraggio che avete dimostrato mettendovi in mare. Siete stati gesto, non parole. Avete fatto vedere al mondo quello che il mondo cieco fa finta di non vedere. E l’avete fatto senza violenza, pacificamente”, ha detto la torinese, con la voce ferma ma commossa.
La prima letterina della stagione, letta nella puntata di domenica 5 ottobre sul Nove, si è trasformata in un atto di riconoscenza e denuncia, capace di unire emozione e rabbia civile. “In questa realtà digitale, dove tutti blaterano alla tastiera, che ci siano state persone che hanno alzato vele e ci per prendere il mare e portare aiuti è già un fatto che merita tutto il nostro rispetto**”, ha aggiunto con la sua consueta ironia tagliente, suscitando applausi scroscianti dallo studio e approvazione sui social.
Poi, il tono è diventato più duro. Littizzetto ha elencato le accuse ricevute dalle attiviste e dagli attivisti: “Prima vi hanno detto: ‘non partite’. Poi siete partiti e vi hanno detto: ‘non arriverete’. Poi siete andati avanti e vi hanno detto: ‘siete dei provocatori’. Poi avete continuato e vi hanno detto: ‘siete degli irresponsabili’.”
A quel punto, la comica ha posto la domanda che ha attraversato l’intervento come un pugno: “Irresponsabili? E chi sono i responsabili? Di chi è la responsabilità di 62mila morti? Di migliaia di bambini uccisi? Di persone, famiglie, giovani e vecchi senza casa e futuro? Gente a cui si spara addosso mentre cerca qualcosa da mangiare? Più di duecento giornalisti ammazzati per non permettere che si sappia cosa succede là dentro? Se non è un genocidio questo, datemi voi un’altra parola per definirlo e io mi adeguo.”
Littizzetto non ha risparmiato nemmeno i vertici politici, e la sua frecciata è arrivata dritta fino a Palazzo Chigi. “Vi hanno detto di fermarvi. A voi l’hanno detto, non a Netanyahu!” ha scandito con decisione, prima di rivolgersi alla premier: “Meloni dice che ‘fate politica’. Ha ragione: se c’è una politica con la P maiuscola, è la vostra, non fare le faccette di fianco ai potenti.”
Un passaggio, questo, che ha suscitato la reazione più forte del pubblico, abituato alle sue battute ma non a un tono così esplicitamente politico. E ancora: “Dice che il vostro obiettivo era dare fastidio al governo, ma se sulla Flotilla c’erano persone di 44 paesi diversi… Cosa vuoi che gliene freghi a Jonas di Copenaghen o a Cirille di Parigi o a Lola di Madrid del governo dell’Italia?”
Poi la chiusura, tra commozione e speranza: “Voi, amici della Flotilla, avete fatto tanto, tantissimo, ora tocca a noi farci sentire e lo faremo. Per fare in modo che la vostra missione non sia stata vana e per garantire che torniate tutte e tutti nelle vostre case, sani e salvi.”
La torinese ha voluto chiudere il suo intervento con una citazione di Jane Goodall, l’etologa britannica simbolo della difesa della vita e del pianeta. “Lei diceva una frase bellissima: ‘La speranza è un lavoro quotidiano’. È proprio vero. E allora grazie Flotilla per aver lavorato ogni giorno a tenere la speranza della pace accesa.”
L’intervento, accolto da un lungo applauso, ha rapidamente fatto il giro del web. Migliaia di utenti hanno condiviso il video e le parole di Littizzetto, definendole “una delle sue letterine più coraggiose di sempre”. In molti, tra cui giornalisti, scrittori e attivisti, hanno espresso sostegno e riconoscenza per la scelta di dedicare spazio televisivo a un tema così delicato.
Il messaggio della comica torinese si inserisce in un contesto di grande tensione internazionale, a pochi giorni dagli scontri che hanno nuovamente colpito la Global Sumud Flotilla, formata da volontari di tutto il mondo diretti verso Gaza per consegnare aiuti umanitari via mare. L’imbarcazione era stata bloccata in acque internazionali e parte dell’equipaggio trattenuta, generando indignazione in molti Paesi europei.
Non è la prima volta che Littizzetto utilizza il suo spazio televisivo per lanciare messaggi di impegno civile, ma questa volta il tono si è fatto più netto, quasi militante. Il pubblico ha percepito la distanza tra la leggerezza con cui spesso si parla di politica e la gravità delle immagini che da mesi arrivano da Gaza.
La letterina, registrata anche sul profilo Instagram di @lucianinalittizzetto e rilanciata da @chetempochefa, ha raccolto migliaia di “like” e commenti di ringraziamento. “Una voce che dice quello che tanti pensano e pochi osano dire”, scrive un utente. “La sua è satira con dignità, non propaganda”, aggiunge un altro.
Il messaggio, insomma, ha raggiunto lo scopo: trasformare una rubrica di intrattenimento in un momento di testimonianza civile, ricordando che la comicità, quando si intreccia con la verità, può diventare anche un atto politico.
Luciana Littizzetto, con la sua voce ferma e la sua ironia che non rinuncia alla denuncia, ha riportato la guerra e la solidarietà nel salotto televisivo della domenica sera. E lo ha fatto senza slogan, ma con parole che pesano come pietre: “Siete stati gesto, non parole.”
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