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Castiglione Torinese

Castiglione, cucciolo colpito durante una battuta di caccia: “Basta spari vicino alle abitazioni”

Paura e indignazione in strada del Bazzetto: un colpo raggiunge un cucciolo di cinghiale a pochi metri dalle abitazioni

Castiglione, cucciolo colpito durante una battuta di caccia

Castiglione, cucciolo colpito durante una battuta di caccia: “Basta spari vicino alle abitazioni” (foto di repertorio)

Un colpo di fucile, un cucciolo ferito e la quiete di una mattina spezzata dal rumore degli spari. È successo a Castiglione Torinese, in strada del Bazzetto, dove una battuta di caccia ha scatenato la rabbia dei residenti. 

Tutto è iniziato con un post sul gruppo Facebook “Sei di Castiglione se…”. Un utente ha denunciato la presenza di una decina di auto di cacciatori parcheggiate tra le abitazioni, impegnate in una battuta di caccia. Poco dopo, lo sparo. “Hanno colpito un cucciolo di cinghiale”, ha scritto l’autore del post, chiedendo al Comune di intervenire per chiarire l’accaduto e tutelare la sicurezza dei residenti.

La denuncia non è passata inosservata. Decine i commenti di cittadini preoccupati e indignati. “Vergognoso e inaccettabile che si spari così vicino alle abitazioni”, scrive qualcuno. “Serve un controllo più rigido, non possiamo rischiare ogni volta che usciamo di casa”, aggiunge un altro.

C’è chi invita alla calma, ricordando che “l’attività venatoria è regolamentata per legge e si svolge in accordo con le forze dell’ordine”. Le battute di contenimento dei cinghiali, infatti, sono spesso autorizzate e coordinate con la Polizia provinciale. Ma per molti residenti il problema resta la scarsa distanza dalle case e il senso di insicurezza che accompagna ogni stagione di caccia.

“Sparavano a meno di cinquecento metri dalle abitazioni”, racconta un’abitante della zona. “Giravano con il fucile fuori dalla custodia, e quando qualcuno chiedeva di vedere i permessi sparivano nei boschi. Alcuni cacciano persino di notte. È inaccettabile”.

Nei commenti emerge con forza la denuncia di una mancanza di controlli efficaci. “Abbiamo segnalato più volte ai carabinieri, ma non cambia nulla”, scrive una residente. C’è anche chi, pur non opponendosi alla caccia, critica l’assenza di rispetto per le regole: “Non sono contro i cacciatori, ma contro chi si crede il padrone del bosco e lascia cartucce ovunque”.

Al centro del dibattito resta il ruolo del Comune di Castiglione Torinese, chiamato a intervenire. I cittadini chiedono verifiche puntuali sui permessi, controlli sulle distanze di sicurezza e norme più rigide per impedire che episodi simili si ripetano.

La legge regionale prevede che la caccia non possa svolgersi a meno di 100 metri dalle abitazioni e 50 metri dalle strade. Ma, denunciano i residenti, “il rispetto di queste distanze è tutt’altro che garantito”. Da qui la richiesta di un maggiore presidio delle forze dell’ordine e di un monitoraggio costante delle aree collinari, dove le battute di contenimento dei cinghiali sono frequenti.

Il caso ha riportato alla ribalta un tema che si ripresenta puntualmente ogni autunno: la convivenza tra caccia e zone abitate. Castiglione Torinese, come altri comuni della collina, è spesso terreno di scontro tra chi difende la tradizione venatoria e chi chiede più sicurezza e rispetto per gli animali.

L’episodio del cucciolo ferito è l’ennesimo segnale d’allarme. E mentre sui social cresce la rabbia, i cittadini chiedono risposte concrete. “Basta promesse – scrive una residente – vogliamo regole e controlli veri. Solo così potremo sentirci di nuovo al sicuro”.

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