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05 Ottobre 2025 - 16:31
Truffa telefonica (foto di repertorio)
Torna a circolare in Italia la truffa del finto “regalo Amazon” che punta a impossessarsi degli account WhatsApp. Lo schema è semplice e purtroppo efficace: la vittima riceve una chiamata anonima che la invita ad aprire WhatsApp per “ritirare un premio”; subito dopo viene indotta a condividere il codice OTP (la password temporanea) che arriva via SMS. Quell’unico numero consente ai truffatori di trasferire l’account su un altro dispositivo e di prendere il controllo completo del profilo, che verrà poi usato per nuovi raggiri ai danni dei contatti salvati in rubrica.
La Polizia Postale ha ribadito che Amazon non contatta gli utenti tramite WhatsApp per consegnare premi e che qualsiasi richiesta di codici, clic su link sospetti o condivisione di dati personali è un segnale d’allarme da non ignorare. “Mai condividere codici o link sospetti, Amazon non invia premi tramite WhatsApp”. La dinamica criminale sfrutta la fretta e la leva psicologica dell’occasione imperdibile: una volta condiviso l’OTP, il passaggio dell’account è immediato e la vittima perde l’accesso.
Se si è già caduti nella trappola bisogna agire senza esitazioni. Occorre denunciare l’accaduto e avvisare subito i propri contatti, perché i truffatori proveranno a scrivere a familiari e amici fingendo di essere la vittima per chiedere denaro o altri codici. In parallelo va avviata la procedura di recupero dell’account offerta da WhatsApp tramite la funzione di assistenza (Help > Contattaci), seguendo le istruzioni ufficiali per il ripristino. Se sono stati forniti dati sensibili o bancari, è necessario contattare immediatamente la propria banca e informare la Polizia Postale.
La prevenzione resta decisiva. Non bisogna mai condividere OTP o password in risposta a messaggi o telefonate, non si devono aprire link sospetti né seguire indicazioni provenienti da numeri anonimi, e conviene bloccare e segnalare immediatamente su WhatsApp qualunque contatto sospetto. Un ulteriore livello di sicurezza arriva dalla verifica in due passaggi dell’app: attivandola si introduce un PIN aggiuntivo che impedisce ai criminali di completare la presa di controllo anche se conoscono il codice OTP del momento. In caso di furto dell’account, oltre a contattare l’assistenza di WhatsApp, è opportuno sporgere denuncia e mettere al corrente i propri contatti per limitare l’effetto domino del raggiro.
Diffidare di messaggi che promettono regali e richiedono azioni immediate è il primo scudo contro questo attacco. La combinazione tra attenzione, impostazioni di sicurezza attive e interventi rapidi in caso di compromissione può fare la differenza tra un tentativo sventato e un furto d’identità digitale con ripercussioni su tutta la rete di conoscenze.
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