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05 Ottobre 2025 - 13:03
Antenna 5G a Tonengo, promesse e attese: Casale resta offline, il Comune garantisce l’attivazione entro l’anno
Un traliccio vicino al cimitero di Tonengo doveva portare il 5G nella frazione di Casale. Per ora, però, la rete resta muta. E mentre tornano le preoccupazioni sull’impatto ambientale, in aula consiliare si accendono le domande: quando si attiverà l’impianto e con quali garanzie?
L’antenna 5G installata nei pressi del cimitero di Tonengo, già contestata in passato da un comitato cittadino, non ha ancora portato la connessione promessa a Casale, la frazione che avrebbe dovuto beneficiarne. Il tema è riemerso nel consiglio comunale di Mazzè di martedì 30 settembre, dove la minoranza “Squadra Canavese - Mazzè Futura” ha presentato un’interrogazione chiedendo chiarimenti sullo stato dell’impianto, sulla trasparenza informativa e sulle tutele per la salute pubblica.
Il capogruppo Massimo Stevanella ha chiesto se l’antenna sia stata effettivamente attivata e perché i cittadini non siano stati informati della situazione. Ha inoltre espresso dubbi sui benefici tecnologici rispetto al “considerevole aumento dell’inquinamento elettromagnetico”, sollecitando verifiche formali: autorizzazione sanitaria, avvio di un monitoraggio delle emissioni e utilizzo dei proventi dell’affitto del terreno comunale per garantire controlli costanti, come annunciato in passato dal Comune.
Il sindaco Marco Formia e il vicesindaco Bruno Mila hanno chiarito che l’antenna non è ancora attiva. Il rinvio sarebbe dovuto ai collaudi tecnici necessari a verificarne il corretto funzionamento e a garantire la sicurezza dell’infrastruttura. La parte elettrica risulta completata e l’intervento è nelle fasi finali, con un obiettivo esplicito: attivazione entro la fine dell’anno. Sul fronte sanitario-ambientale, gli amministratori hanno assicurato il monitoraggio delle emissioni nel rispetto delle normative, a tutela della salute pubblica.
Rimangono alcuni nodi: tempi certi dell’accensione, condivisione degli esiti dei collaudi, pubblicazione dell’autorizzazione sanitaria e dettaglio del piano di monitoraggio. La richiesta di trasparenza non è solo formale: dopo un’installazione controversa e aspettative elevate, la fiducia dei residenti passa per informazioni puntuali, dati verificabili e una copertura che funzioni davvero nelle frazioni più scoperte.
Il caso di Tonengo e Casale racconta una sfida tipica delle aree periferiche: colmare il divario digitale senza sacrificare le garanzie ambientali e sanitarie. La promessa del 5G resta un tassello strategico per servizi, imprese e famiglie, ma la sua credibilità si misura sull’esecuzione: attivazioni nei tempi, rete stabile e controlli trasparenti. Se gli impegni annunciati verranno rispettati e comunicati con chiarezza, la vicenda potrà trasformarsi da motivo di tensione a esempio di buona amministrazione tecnologica.
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