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Cantautori in festa a Ciriè: l’omaggio a Lucio Dalla diventa un viaggio tra generazioni

Il cortile della Società Operaia ha ospitato la seconda edizione del Contest CantAutori, con 17 band impegnate a reinterpretare i brani più celebri di Lucio Dalla

Lucio Dalla

Lucio Dalla

Dopo il successo dello scorso anno, quando la rassegna era stata dedicata a Fabrizio De André, la Società Operaia di Ciriè e il Circolo Arci La Soce hanno deciso di bissare l’esperimento rendendo omaggio a un altro gigante della musica italiana: Lucio Dalla. Domenica 28 settembre il cortile della Società Operaia si è trasformato in un palcoscenico a cielo aperto, accogliendo 17 band pronte a interpretare alcuni dei brani più celebri – e non solo – del cantautore bolognese. A presentare la serata, condotta con ritmo e calore, è stata Lorena Ravalli.

Il pubblico ha potuto rivivere decenni di musica e di poesia, in un viaggio che dagli anni Sessanta ha attraversato i decenni successivi. Brani diversi, stili differenti, ma uniti dal filo rosso delle tematiche care a Dalla: l’amore, la libertà, la vita, la morte, i sogni e le speranze. C’è chi ha affrontato il tema della guerra con “Per due innamorati” (1971), eseguita da Alessandro Esse, o con “Futura” (1980) portata sul palco da Paolo Rig8, fino a “Se io fossi un angelo” (1986) interpretata da Simone Pini. Immancabile anche “4 marzo 1943”, resa dalle sorelle Cerruti’s Sisters.

La scaletta ha toccato corde diverse: dalla tossicodipendenza di “L.S.D.” del 1966 rivisitata da Anthony Sasso, alla poesia visionaria di “Come è profondo il mare” (1977) cantata dai Dalla Coi Lupi. Ancora emozioni con Elena e le Menti che hanno proposto “Anidride Solforosa” (1975), le Sisters In Harmony con “L’anno che verrà”, e Enzo & Paul con “Cosa sarà” del 1979.

Non potevano mancare i grandi classici: “Anna e Marco” (1979) nella versione dei The Perfect Southern Boys, oppure “La casa in riva al mare” eseguita dai Vicini di Casa, brano intenso che parla di prigionia, speranza e libertà interiore. Per un ricordo universale d’amore il duo Lina Ardone & Federico Macri ha scelto “Stella di mare”, mentre il coro femminile delle Moonphasian ha regalato una vibrante “Piazza Grande” (1972). Poi Irene Perino, accompagnata da Alessandro Pettinato alla tastiera, ha incantato con “La sera dei miracoli”, dedicata a Roma, e gli Smoke On The Coffee hanno affrontato con piglio lirico “Caruso”, omaggio eterno a Sorrento.

Non è mancato il periodo di collaborazione con il poeta bolognese Patrizio Roversi: i Gabriella Vai & Friends hanno eseguito “Il coyote” (1973), mentre i Geriatrix hanno scelto “Nuvolari”, dall’album Automobili del 1976. Ed è stata proprio questa band a dominare la scena: in una serata che ha visto giovani e meno giovani condividere palco e pubblico, sono stati i Geriatrix a conquistare il primo posto. La classifica finale ha visto infatti al 3° posto ex aequo Gabriella Vai & Friends con “Il coyote” e Lina Ardone & Federico Macri con “Stella di mare”, al 2° posto le Moonphasian con “Piazza Grande”, e al 1° posto i Geriatrix con “Nuvolari”.

La festa non poteva che concludersi con un bis: i Geriatrix hanno salutato il pubblico sulle note di “La settima luna” e “Disperato erotico stomp”, trasformando il cortile in una pista da ballo corale, con tutti a cantare e a danzare sulle melodie di Dalla. Un finale travolgente, degno di una vera “sera dei miracoli”, come l’ha definita qualcuno, capace di unire generazioni e linguaggi musicali in perfetta armonia.

La promessa, ora, è già per il futuro. Dal palco è arrivato l’invito della Società Operaia di Ciriè e del Circolo “La Soce”: appuntamento all’anno prossimo per il Contest CantAutori Ciriè 2026. Un progetto che, dopo due edizioni, ha dimostrato di essere molto più di una gara: è un atto d’amore collettivo verso la musica e verso i cantautori che hanno scritto la colonna sonora del nostro Paese.

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