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San Francesco al Campo: viabilità di nuovo stravolta. La Giunta archivia l’esperimento Coriasco

La nuova mappa della circolazione ribalta le scelte della precedente amministrazione

San Francesco al Campo: viabilità di nuovo stravolta. La Giunta archivia l’esperimento Coriasco

San Francesco al Campo: viabilità di nuovo stravolta. La Giunta archivia l’esperimento Coriasco (immagine di repertorio)

San Francesco al Campo cambia ancora la mappa della circolazione. Dopo tre anni di polemiche e scontri politici, la Giunta guidata da Enrico Demaria ha deciso di archiviare quasi tutte le modifiche introdotte nel 2021 dall’amministrazione precedente, cancellando la gran parte dei sensi unici che avevano trasformato la città, riportando il paese a uno schema di circolazione molto simile a quello che esisteva prima del 2021.

Era stato proprio l’autunno di quell’anno a segnare la grande svolta. All’epoca, la squadra amministrativa di governo aveva imposto una revisione radicale della mobilità: limite di velocità a 30 chilometri all’ora attorno alla scuola elementare “Italo Calvino” e una fitta rete di sensi unici che avevano cambiato volto alle strade più centrali. Una decisione pensata per la sicurezza ma subito contestata dai cittadini. Gli abitanti lamentavano tragitti più lunghi anche per brevi spostamenti, mentre i commercianti segnalavano clienti in calo e difficoltà di accesso alle attività.

Immagine di repertorio

Quelle polemiche non si erano mai sopite e, anzi, avevano accompagnato anche le campagne elettorali successive, trasformando la circolazione stradale in uno dei temi più discussi e divisivi del paese. Con il cambio di maggioranza, la promessa era stata chiara: riportare la mobilità a criteri di maggiore semplicità e razionalità.

Per farlo non ci si è limitati a un intervento interno. A metà 2024, il Comune ha incaricato la società Samep Mondo Engineering, specializzata in piani urbani del traffico, di studiare la situazione e proporre una soluzione alternativa. L’esito dell’analisi ha spinto l’Amministrazione a procedere: quasi tutte le vie interessate torneranno al doppio senso di marcia, per un totale di circa un chilometro di strade.

Il ritorno al passato non sarà immediato. Prima dovranno essere modificati cartelli e segnaletica orizzontale, con lavori che partiranno nelle prossime settimane. Fino ad allora, tutto resta com’è: sensi unici in vigore e viabilità ancora improntata alle regole introdotte nel 2021. Solo a lavori completati i residenti potranno tornare a percorrere il Capoluogo in entrambe le direzioni, anche se dovranno prestare particolare attenzione alle nuove precedenze che verranno disegnate sul manto stradale.

Il tema non è soltanto tecnico, ma politico. Nel 2021 la decisione di trasformare la viabilità aveva provocato una spaccatura tra chi governava e chi stava all’opposizione. Oggi, quegli stessi consiglieri che contestavano l’utilità dei sensi unici si trovano al comando e portano a termine la promessa di cancellarli. Un passaggio che conferma come la viabilità, apparentemente questione pratica, possa diventare il simbolo di una contrapposizione politica e di un diverso modo di immaginare il paese.

Resta la questione dei costi. Gli interventi realizzati tre anni fa per introdurre sensi unici e modifiche di segnaletica hanno richiesto risorse pubbliche che ora, di fatto, vengono azzerate dal ritorno al doppio senso. Una parte della popolazione guarda con favore alla nuova impostazione, convinta che la circolazione diventerà più scorrevole. Un’altra parte, invece, vede nello smantellamento dei sensi unici un inutile spreco di denaro e una rinuncia a un’idea di mobilità più sicura.

Le prossime settimane diranno se la scelta della Giunta Demaria sarà in grado di convincere i cittadini. Di certo, gli automobilisti dovranno riabituarsi a strade che ancora una volta cambiano volto.

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