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I vigili inquineranno di meno: Torino sperimenta le prime moto elettriche per la polizia locale

Tre mezzi elettrici entrano nella flotta della polizia locale torinese: un test che guarda a sostenibilità e sicurezza

I vigili inquineranno

I vigili inquineranno di meno: Torino sperimenta le prime moto elettriche per la polizia locale

Una novità che segna un cambio di passo nella mobilità delle forze dell’ordine torinesi: da oggi tre motociclette elettriche entrano ufficialmente a far parte del parco mezzi della polizia locale. I veicoli, consegnati nel pomeriggio del 30 settembre, rappresentano una dotazione sperimentale destinata a essere testata in diversi contesti operativi, con l’obiettivo di verificare la reale efficacia dell’alimentazione elettrica nelle attività quotidiane degli agenti.

Il progetto nasce in un quadro più ampio di politiche urbane a favore della transizione ecologica. Come hanno spiegato gli assessori alla Transizione Ecologica, Chiara Foglietta, e alla Sicurezza e Polizia Locale, Marco Porcedda, l’iniziativa si colloca all’interno di una strategia che punta a ridurre le emissioni e a incentivare la mobilità sostenibile anche nei servizi pubblici essenziali. Un’innovazione che non rimane sulla carta: le tre moto saranno operative da subito e verranno utilizzate per sicurezza durante eventi e manifestazioni, oltre che per i tradizionali servizi di pattugliamento, pronto intervento, scorte e gestione delle emergenze viabilistiche.

L’assegnazione delle nuove motociclette è stata destinata agli agenti del reparto Radiomobile, che avranno il compito di testarle in condizioni reali, al pari degli altri motoveicoli già in dotazione. L’obiettivo è raccogliere dati concreti sull’autonomia, l’affidabilità e le performance dei mezzi elettrici, in modo da valutare la possibilità di un’estensione del modello a un numero più ampio di veicoli.

L’acquisto è stato possibile grazie al coinvolgimento della Prefettura di Torino, con fondi erogati dalla Regione Piemonte destinati specificamente ai veicoli per le forze di polizia, nell’ambito del Patto per la Sicurezza. Una scelta che sottolinea come la collaborazione tra istituzioni possa tradursi in strumenti concreti per migliorare la qualità dell’aria e, al contempo, garantire un servizio efficiente alla cittadinanza.

La sperimentazione torinese si inserisce in una tendenza più generale che vede la mobilità elettrica avanzare anche nel settore pubblico e nei corpi di polizia. L’introduzione di mezzi a zero emissioni non è soltanto una misura ambientale, ma anche un’opportunità per ridurre i costi di gestione a lungo termine, considerato che la manutenzione dei veicoli elettrici è in genere più contenuta rispetto a quelli tradizionali.

Torino, che negli ultimi anni ha intrapreso numerose iniziative per la riduzione dell’inquinamento urbano, dai limiti al traffico alle zone a basse emissioni, conferma così la volontà di trasformare anche i servizi essenziali in strumenti di sostenibilità ambientale. Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, non è escluso che altre città piemontesi possano seguire la stessa strada, ampliando ulteriormente il numero di mezzi ecologici nelle flotte delle polizie locali.

L’immagine dei vigili in sella a moto elettriche, silenziose e non inquinanti, è destinata a diventare simbolo di un approccio diverso alla sicurezza urbana: più attento alla salute dei cittadini e più coerente con le sfide del cambiamento climatico.

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