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30 Settembre 2025 - 10:07
Insulta un vigile di Settimo, lui dona il risarcimento al Regina Margherita
Da un episodio di tensione e insulti, consumatosi sulle strade di Settimo Torinese, è nata una storia di tutt’altro segno. Quello che nel gennaio 2024 era iniziato come un alterco acceso tra un cittadino e una pattuglia della Polizia locale si è concluso con un gesto di generosità rivolto ai bambini ricoverati al Regina Margherita di Torino.
Quel giorno, durante un servizio di presidio, un uomo si era scagliato verbalmente contro gli agenti, insultandoli e mantenendo un atteggiamento aggressivo. Fermato e portato al Comando per l’identificazione, era stato denunciato in stato di libertà per oltraggio a pubblico ufficiale. Non si trattava del suo primo guaio con la giustizia: sull’uomo, infatti, pendevano già denunce per altri reati.
La vicenda è approdata in tribunale e il soggetto ha deciso di avvalersi della possibilità di estinguere il reato risarcendo il danno causato. Un esito che, per molti, avrebbe potuto segnare la semplice chiusura della pratica. Ma la storia ha preso una piega diversa.
L’agente della Polizia locale che era stato direttamente coinvolto nell’episodio ha scelto di non trattenere per sé la somma ricevuta, bensì di devolvere interamente il risarcimento all’ospedale Regina Margherita di Torino, affinché venisse destinato al sostegno dei progetti di umanizzazione e comfort dei reparti pediatrici. Un atto che ha ribaltato il significato di quella giornata di insulti e aggressività, trasformandola in un gesto concreto di vicinanza a chi si trova ad affrontare momenti difficili come la malattia di un figlio.
Il gesto non è rimasto inosservato. Dall’amministrazione comunale è arrivato un riconoscimento pubblico. «Ringrazio l’agente coinvolto per il suo gesto che fa onore a lui a livello personale e di riflesso al Corpo della Polizia locale» ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Angelo Barbati, sottolineando come questa vicenda metta in luce la delicatezza e la complessità del lavoro quotidiano degli agenti.
Il rappresentante dell’amministrazione ha aggiunto: «Ogni giorno i nostri vigili si trovano a gestire situazioni complesse e non di rado rischiano di essere aggrediti, come in questo e in un altro recente caso. Credo che questa vicenda e il suo esito dimostrino attaccamento alle Istituzioni, che rappresentano ciascuno di noi. Lo ricorderei soprattutto a chi ha l’abitudine di insultare, magari sui social network, e così facendo danneggia pure se stesso».
L’episodio diventa così simbolico: da un lato, il lato oscuro delle aggressioni verbali che colpiscono chi indossa la divisa; dall’altro, la capacità di trasformare un risarcimento per un torto subito in un aiuto tangibile per una delle strutture più importanti del Piemonte, punto di riferimento per la pediatria.
Il gesto dell’agente di Settimo Torinese è un messaggio chiaro: anche da vicende nate nel segno della rabbia e della violenza verbale può nascere qualcosa di positivo, se c’è la volontà di restituire dignità al proprio ruolo e al contempo sostenere la collettività.
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