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30 Settembre 2025 - 12:32
Via Bava a Chivasso, zona trafficata vicino al Bennet: svitano le ruote delle auto
Un episodio che fa gelare il sangue nelle vene e che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. È successo a Chivasso lo scorso 22 settembre, quando un normale lunedì mattina si è trasformato in un ricordo difficile da cancellare.
Christian Lenzi racconta con voce ferma, ma ancora segnata dall’emozione, quello che gli è accaduto in tarda mattinata, tra le 9 e le 11. L’auto era parcheggiata sotto il suo studio di nutrizionista, nei pressi di via Bava, zona trafficata vicino al supermercato Bennet. Nulla lasciava presagire il pericolo che lo attendeva.
“Nel pomeriggio di quello stesso giorno ho iniziato a sentire uno strano rumore – spiega – ma non ci ho dato troppo peso. Il giorno successivo, però, mentre accompagnavo mia figlia a scuola, il rumore è diventato sempre più forte. La macchina sobbalzava, la bambina ha vomitato all’interno dell’auto e io ero seriamente preoccupato. Ho fatto pochi chilometri, sperando che non peggiorasse, poi mi sono fermato dal primo gommista disponibile”.
L’auto coinvolta
La diagnosi è stata agghiacciante: la ruota anteriore sinistra era fissata solo da una vite, mentre le altre tre erano state svitate di proposito. “Il gommista mi ha detto chiaramente che, se avessi continuato a guidare, la ruota sarebbe saltata via da un momento all’altro. In auto c’era mia figlia: il pensiero di quello che sarebbe potuto accadere mi ha lasciato senza parole”.
Fino a quel momento Lenzi aveva pensato a un guasto banale, come qualcosa incastrato tra le ruote o la marmitta spostata. “Non avrei mai immaginato un gesto volontario, e invece era proprio così. Ero sotto shock per il rischio corso, sia io che mia figlia”.
Da quel giorno le sue abitudini sono cambiate. “Evito di parcheggiare in quella zona, che per me era comodissima per lavoro, e ogni volta che salgo in auto controllo attentamente che tutte le viti delle ruote siano al loro posto”.
Il gommista ha inoltre confermato che non si tratta di un caso isolato: nei giorni precedenti altre persone si erano presentate con lo stesso problema. Non un semplice atto vandalico, ma un gesto criminale che mette a rischio la vita dei cittadini.
L’episodio lancia un forte campanello d’allarme: servono controlli immediati e più attenzione da parte di tutti. La sicurezza non può essere compromessa da azioni tanto pericolose quanto inspiegabili.
“Non voglio nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto succedere – conclude Lenzi – ma so che non posso abbassare la guardia. Mi auguro che questo problema venga affrontato al più presto, per il bene di tutta la comunità”.
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