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Cronaca

Auto rubata e strumenti hi-tech: sgominata banda di borseggiatori a Biella

Tre fermati a Ponderano dopo due borseggi: auto e targa rubate, strumenti hi-tech, reati a catena

Auto rubata e strumenti hi-tech: sgominata banda di borseggiatori a Biella

polizia

Una segnalazione, una targa appuntata in fretta e una caccia all’auto che, in poche ore, ha portato la Polizia di Biella a bloccare tre persone sospettate di una serie di colpi nelle attività commerciali della provincia. La rapidità dell’intervento e la precisione degli accertamenti hanno trasformato due borseggi in un’operazione che ha svelato metodo, mobilità e strumenti da professionisti.

Nella giornata di ieri, sabato 27 settembre, alla Questura di Biella sono arrivate due segnalazioni di borseggio: il primo ai danni di una cliente del supermercato Conad di Cossato, il secondo all’Esselunga di Quaregna. In entrambi i casi i testimoni hanno notato una vettura bianca e ne hanno annotato la targa, dettaglio che si rivelerà decisivo per imboccare la pista giusta.

Attivata la ricerca, gli operatori della Squadra Mobile e delle Volanti hanno intercettato l’auto a Ponderano e l’hanno fermata. A bordo c’erano tre persone — due uomini e una donna — immediatamente identificate. I primi riscontri sul mezzo hanno allargato il perimetro dei reati: l’autovettura risultava provento di furto denunciato a Viterbo, mentre la targa montata era stata rubata a Roma.

La perquisizione del veicolo e degli occupanti ha restituito un quadro inequivocabile del livello di organizzazione. Oltre a diversi strumenti da scasso, sono stati rinvenuti dispositivi di alta precisione, tra cui: un apparecchio per la programmazione di chiavi vergini - un disturbatore di frequenze Recuperati anche proventi di furto. Tra questi: una carta bancomat che, poco prima, i tre avevano tentato di utilizzare per acquistare gioielli; la carta è intestata alla cliente borseggiata al Conad di Cossato, il telefono cellulare sottratto alla vittima del borseggio all’Esselunga di Quaregna

Tutti e tre sono stati arrestati con l’ipotesi di furto aggravato in concorso, ricettazione, riciclaggio, indebito utilizzo di carte di pagamento, uso di atto falso e porto di strumenti atti ad offendere.
Il mosaico emerso — tra veicoli e targhe rubati in città diverse e l’impiego di strumenti tecnologici — delinea una operatività non improvvisata e capace di muoversi rapidamente sul territorio. Decisiva, in questa vicenda, la sinergia tra segnalazioni tempestive e intervento coordinato di Squadra Mobile e Volanti.

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