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Grandine devasta il riso nel Vercellese: perso fino all'80% del raccolto

Raccolto nel Vercellese quasi dimezzato: danni fino al 50% nelle risaie tra Tronzano e Balocco. A Cascina Nuova perso fino all’80%

Grandine devasta il riso nel Vercellese: perso fino all'80% del raccolto

Grandine devasta il riso nel Vercellese: perso fino all'80% del raccolto (foto: la grandine caduta nel Vercellese)

Una violenta grandinata si è abbattuta nella mattinata del 24 settembre su vaste aree del Vercellese, provocando danni pesanti alle risaie proprio nel momento più delicato, quello della trebbiatura. Le precipitazioni intense, concentrate in diversi comuni della provincia, hanno compromesso la maturazione dei pannocchi e scheggiato le pannocchie: in molte zone la perdita del raccolto è stimata attorno al 50%.

L’evento ha interessato una fascia territoriale che va da Tronzano e Sangermano fino a Carisio, Formigliana, Villarboit e Balocco. Sul territorio si è verificato un rapido peggioramento delle condizioni meteorologiche, con grandine di forte intensità e un brusco calo delle temperature che ha sorpreso gli agricoltori. Le stime preliminari parlano di danni «ingenti»: tecnici e periti agricoli sono al lavoro nelle prossime ore per quantificare con precisione le perdite aziendali e valutare l’impatto economico complessivo.

Il danno si somma ad altre criticità recenti: in quota, nella vicina Valsesia, il meteo avverso ha portato anche a precipitazioni nevose che hanno creato disagi e hanno lasciato alcuni bovini bloccati negli alpeggi, complicando le operazioni di mungitura e lo spostamento degli animali. In sintesi, territori agricoli molto diversi ma contigui stanno subendo ripercussioni simultanee per fenomeni meteorologici estremi.

Le conseguenze per le aziende agricole del Vercellese possono essere immediate e dure: una perdita fino alla metà della produzione rischia di compromettere redditi stagionali, flussi di cassa e capacità di far fronte ai costi di coltivazione e raccolta. Per molte realtà, soprattutto le più piccole, l’evento può tradursi in una crisi finanziaria che rimette in discussione la tenuta stessa dell’attività.

Al momento le autorità tecniche locali e le associazioni di categoria stanno avviando le procedure per la stima dei danni e per il supporto alle aziende colpite. Saranno necessarie perizie puntuali sui campi danneggiati per attivare le eventuali azioni di sostegno previste dai piani regionali o nazionali per le calamità atmosferiche. Anche la raccolta dati da ogni singola azienda sarà fondamentale per presentare richieste di indennizzo e accedere a misure straordinarie.

L’evento riporta al centro del dibattito la vulnerabilità del comparto agricolo alle oscillazioni climatiche. Nel Vercellese, zona storicamente vocata alla coltivazione del riso, la combinazione di ondate di calore, siccità e poi precipitazioni torrenziali e grandine sta imponendo un ripensamento delle pratiche colturali, delle coperture assicurative e della programmazione degli investimenti. Gli operatori segnalano la necessità di approfondire interventi di prevenzione, tecniche colturali più resilienti e strumenti assicurativi adeguati alle nuove condizioni meteorologiche.

Nei prossimi giorni le squadre tecniche effettueranno sopralluoghi per valutare lo stato delle risaie e procedere con i conteggi necessari. Ogni azienda dovrà documentare i danni sul campo per potersi poi rivolgere agli organismi competenti. Sarà inoltre importante monitorare il mercato del riso: una contrazione dell’offerta locale, se confermata, potrebbe impattare sui prezzi e sui contratti della filiera.

L’allarme nel Vercellese è alto: l’area che produce riso da generazioni ora si trova a fare i conti con eventi estremi che si susseguono con ritmi crescenti. Anche le aree montane e collinari limitrofe mostrano segnali di stress per il clima, con la neve precoce in quota che sta complicando la gestione del bestiame in alpeggio. Per gli agricoltori ora la priorità è limitare i danni immediati, avviare le pratiche di denuncia e consulenza tecnica, e preparare eventuali piani di sostegno e ripartenza per la prossima stagione.

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