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25 Settembre 2025 - 10:22
Neve precoce a Ceresole Reale, il paesaggio dell’alta Valle Orco si risveglia imbiancato già a settembre
Il mattino di giovedì 25 settembre 2025 ha portato una sorpresa in alta Valle Orco: a Ceresole Reale, 1.550 metri di quota, il termometro ha segnato 0°C, mentre il paesaggio si è presentato invernale con la neve già visibile dai 1.700 metri. Più in alto, tra i 2.400 e i 2.600 metri, lo spessore della coltre bianca ha raggiunto i 30 centimetri, preludio a un peggioramento atteso nel giro di poche ore. Le previsioni annunciano infatti nuove precipitazioni nevose tra il tardo pomeriggio di oggi e la mattinata di domani, con ulteriori accumuli sulle creste e sui versanti esposti.
Un evento che conferma quanto l’alta montagna piemontese resti un osservatorio privilegiato per i fenomeni climatici estremi e per i segnali precoci della stagione fredda. La neve a fine settembre non è inedita per il Canavese alpino, ma la consistenza registrata a quota 2.500 metri colpisce per quantità e rapidità. L’Ente Parco del Gran Paradiso, che ha sede proprio a Ceresole, ha rilevato come il repentino abbassamento delle temperature abbia reso già innevati i sentieri d’alta quota, con conseguenze immediate per gli escursionisti. Alcuni itinerari sopra i 2.000 metri sono ora percorribili solo con equipaggiamento adeguato, ramponcini e abbigliamento tecnico.
Il fenomeno ha risvegliato anche l’attenzione del settore turistico. Ceresole, nota come porta torinese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è frequentata fino a ottobre da camminatori e appassionati di alpinismo. Le nevicate improvvise rappresentano uno scenario suggestivo per chi osserva, ma anche un campanello d’allarme per chi affronta la montagna con leggerezza. Non a caso, le guide alpine della valle hanno rinnovato l’invito alla prudenza, ricordando che il meteo instabile di inizio autunno può trasformare una gita in un rischio.
Il quadro meteo che si sta delineando, con perturbazioni in arrivo dall’Atlantico, potrebbe anticipare l’ingresso di una fase più stabile ma fredda già dalla prossima settimana. Una situazione che interessa non solo la montagna, ma anche i fondovalle: temperature in calo, prime gelate notturne e la possibilità di scenari invernali in anticipo rispetto al calendario.
La neve precoce è anche un segnale atteso dagli operatori del settore sciistico. Sebbene Ceresole non ospiti grandi impianti da discesa, l’intero comparto alpino piemontese guarda con interesse a queste prime avvisaglie: l’innevamento anticipato, se confermato nelle settimane successive, potrebbe rappresentare una base solida per l’apertura della stagione invernale. Tuttavia, gli esperti ricordano che i cambiamenti climatici hanno reso sempre meno prevedibili le dinamiche della neve: a nevicate precoci possono seguire settimane di caldo anomalo che vanificano ogni accumulo.
Al di là delle prospettive economiche, la giornata di giovedì 25 settembre rimane impressa per l’impatto visivo: un paesaggio già trasformato, con le cime che si stagliano bianche sul cielo grigio, i larici che iniziano a ingiallire e il lago di Ceresole che riflette i primi ghiacci sulle rive. Un quadro che anticipa l’inverno e che, al tempo stesso, racconta tutta la fragilità e la bellezza dell’ambiente alpino.
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