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25 Settembre 2025 - 09:46
Cambio gomme in Piemonte, tutte le regole tra obblighi, costi e sanzioni per affrontare l’inverno senza rischi
Quando le temperature scendono e i primi fiocchi fanno capolino in quota, per milioni di automobilisti piemontesi scatta l’appuntamento con il cambio gomme invernale. Un rituale che non è solo consuetudine, ma obbligo sancito dalla normativa nazionale e adattato con alcune specificità al contesto regionale. Nel Piemonte, infatti, le regole sono chiare ma presentano eccezioni e dettagli che è bene conoscere per evitare errori costosi, multe salate e imprevisti su strada.
La normativa stabilisce che dal 15 novembre 2025 al 15 aprile 2026 sarà obbligatorio circolare con dotazioni invernali in tutte le province. Un calendario uniforme che interessa Torino, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Alessandria e Asti, semplificando gli spostamenti tra aree diverse. L’unica eccezione è la provincia di Cuneo, caso unico in Italia, dove l’obbligo è in vigore tutto l’anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre. Una finestra di tolleranza consente di montare le gomme già dal 15 ottobre e di smontarle entro il 15 maggio, margine utile per gestire con più flessibilità i picchi di lavoro delle officine e adattarsi alle condizioni meteo. L’obbligo si applica ai tratti statali come SS24, SS25, SS26 e SS33, nonché alle arterie ANAS considerate a rischio neve o ghiaccio. Sono esclusi ciclomotori e motocicli, che però non possono circolare in caso di neve o ghiaccio.
Gli automobilisti hanno diverse opzioni per rispettare la legge. Le gomme invernali restano la soluzione più efficace su neve e ghiaccio, purché rispettino l’indice di velocità riportato sul libretto. Le catene da neve omologate, da tenere a bordo, rappresentano l’alternativa legale ideale per chi percorre solo saltuariamente tratti soggetti all’obbligo. In crescita la scelta delle quattro stagioni con marcatura M+S, che eliminano la necessità del cambio stagionale: quando riportano anche il simbolo 3PMSF, offrono maggiore garanzia di idoneità invernale.
Naturalmente, la questione non è solo tecnica ma anche economica. Il costo del cambio stagionale varia tra i 30 e gli 80 euro per quattro ruote, a seconda della complessità del lavoro. Se gli pneumatici sono già montati su cerchi dedicati, la spesa scende a 20-30 euro. Per cerchi di grandi dimensioni, dai 18 pollici in su, si arriva a una media di 50 euro. Altri costi si aggiungono con i servizi collaterali: il deposito stagionale oscilla dai 20 euro di base fino a oltre 150 euro all’anno per lo stoccaggio professionale; l’equilibratura costa in media 10-15 euro a ruota, mentre la sostituzione delle valvole, consigliata a ogni cambio, comporta pochi euro aggiuntivi. Molti gommisti propongono pacchetti completi con check-up di freni, ammortizzatori e altri componenti. Sul fronte dell’acquisto, un set di pneumatici invernali di qualità costa dai 100 ai 200 euro a gomma, quelli estivi dai 60 ai 150 euro, mentre le quattro stagioni partono da circa 80 euro. La differenza tra un marchio premium e uno economico può far raddoppiare il conto, rendendo fondamentale una valutazione attenta tra qualità, durata e chilometraggio previsto.
Non meno rilevante è il capitolo delle sanzioni. Chi viene sorpreso senza le dotazioni obbligatorie rischia multe e decurtazione di 3 punti dalla patente. Nei centri urbani la sanzione va da 41 a 168 euro, sulle strade extraurbane da 84 a 335 euro, mentre in autostrada si pagano da 80 a 318 euro. Nei casi più gravi, gli agenti possono disporre il fermo del veicolo fino alla regolarizzazione: se non rispettato, il costo sale di altri 84 euro con ulteriori 3 punti persi. Attenzione anche agli pneumatici non omologati: la multa varia da 155 a 624 euro, a prescindere dalla tipologia di gomma. Particolarmente onerosa la violazione estiva: circolare dopo il 15 maggio con gomme invernali aventi indice di velocità inferiore a quello del libretto può costare fino a 1.682 euro, con possibile ritiro della carta di circolazione e revisione straordinaria.
La strategia migliore per evitare code in officina e sorprese è sfruttare le finestre intermedie: dal 15 ottobre al 15 novembre per il montaggio e dal 15 aprile al 15 maggio per la rimozione. Anticipare di qualche giorno rispetto ai picchi consente non solo di ridurre i tempi d’attesa, ma talvolta anche di risparmiare sui costi. Pianificare il cambio gomme con anticipo resta la scelta più saggia.
Sul territorio piemontese non mancano i servizi offerti dalle reti specializzate. La catena Norauto, ad esempio, è presente con officine a Torino e nelle principali città della provincia, oltre a un punto vendita ad Alessandria. La prenotazione online consente di fissare giorno e ora del cambio gomme, conoscere i costi in anticipo ed evitare file. Tra i servizi aggiuntivi spicca il Tyre Hotel, lo stoccaggio professionale degli pneumatici in magazzini dedicati, con gestione informatizzata e riconsegna garantita. Non mancano la convergenza ruote e il gonfiaggio con azoto, utili per uniformare l’usura e mantenere più stabile la pressione. L’apertura sette giorni su sette e la disponibilità di personale qualificato rendono questi pacchetti particolarmente convenienti. Ma anche le officine indipendenti e i gommisti locali propongono soluzioni competitive: confrontare preventivi, tempi di consegna e servizi inclusi rimane sempre un buon criterio per ottimizzare spesa e sicurezza.
Alla luce di normative stringenti, costi non irrilevanti e un mercato sempre più variegato, il cambio gomme in Piemonte non è un dettaglio secondario. È un obbligo che intreccia sicurezza stradale, portafoglio e rispetto delle regole. Prepararsi in anticipo, scegliere con attenzione tra le diverse soluzioni e conoscere bene le sanzioni previste diventa un dovere non solo legale, ma soprattutto di buon senso.
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