Cerca

Attualità

La Lombardia giuda la rivolta contro l'accentramento dei fondi Ue

Attilio Fontana lancia l'allarme su politiche di coesione e riduzione dei fondi per le Regioni

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, guida la battaglia contro una proposta della Commissione europea che rischia di cambiare radicalmente la gestione dei fondi di coesione, mettendo in pericolo l’autonomia delle Regioni del Nord. Durante un intervento al Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, Fontana ha denunciato la centralizzazione dei fondi, definendo la scelta della Commissione un grave errore che va contro "ogni logica di buonsenso". Il presidente lombardo ha chiesto un “netto cambio di passo” rispetto alla proposta del bilancio pluriennale 2028-2034, che prevede una riduzione dei fondi per le politiche di coesione e agricole, accentrando la gestione a livello nazionale.

Secondo Fontana, questo cambiamento rappresenterebbe un grosso passo indietro, un ritorno al centralismo che danneggerebbe l'efficienza gestionale delle Regioni. "Togliere alle Regioni la gestione di queste risorse va contro ogni logica di buonsenso" ha sottolineato, spiegando che la Lombardia ha sempre dimostrato una gestione efficace dei fondi Ue, molto più rapida ed efficiente rispetto allo Stato italiano. Fontana ha poi proposto che le risorse comunitarie non spese vengano ridistribuite alle Regioni che sono in grado di investire con efficacia.

Una posizione condivisa anche dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dal governatore della Liguria, Marco Bucci, che si sono schierati contro la proposta di centralizzazione. Cirio ha definito "paradossale" l’intenzione della Commissione di ridurre le risorse per le politiche di coesione, evidenziando come questa decisione sia un errore, dato che spesso la centralizzazione non semplifica ma complica. La stessa preoccupazione è stata espressa anche da Vito Bardi, presidente della Basilicata, il quale ha sottolineato la necessità di non penalizzare le Regioni che già gestiscono bene i fondi europei.

Alberto Cirio

Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea, ha difeso la scelta, spiegando che l’accentramento dei fondi a livello nazionale è una mossa per rafforzare la competitività, uno degli obiettivi strategici per la stabilità politica dell’Ue. Secondo Fitto, la revisione delle politiche di coesione includerà incentivi e maggiore flessibilità per le amministrazioni locali, ma l’allarme lanciato dalle Regioni resta alto. "Non possiamo permettere che l’Europa delle Regioni venga messa in discussione", hanno dichiarato all'unisono i presidenti delle Regioni coinvolte, chiedendo che la loro voce venga ascoltata.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori